"Non è vero che i giovani oggi sono bamboccioni e non hanno voglia di fare niente. Semmai sono troppo scoraggiati, quando invece avrebbero tutto i diritto di arrabbiarsi perché non viene rispettato il loro diritto al lavoro, previsto dalla Costituzione". E' così che esordisce il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, che insieme all'assessore regionale alle attività produttive Gianfranco Simonicini ha presentato alla stampa, mercoledì 14 maggio, gli interventi del progetto Garanzia Giovani.
Promosso dall'Unione Europea, Youth Guarantee, è il progetto volto a ridurre la preoccupante e crescente disoccupazione giovanile, che in Toscana riguarda oltre 50.000 giovani, ai quali si vanno ad aggiungere i 30.000 under 24 - praticamente quanto gli abitanti di una città come Pisa - che non studiano, non lavorano e in molti casi non cercano lavoro in quanto sfiduciati.
Garanzia Giovani non va a sostituirsi al progetto pilota in questo campo in Toscana, Giovani sì, grazie al quale dal 2011 al 2013, ben 14.000 ragazzi hanno svolto tirocini formativi, ma anzi ne rafforzerà l'incisività degli interventi grazie a nuovi finanziamenti in arrivo. Le risorse messe in campo da Garanzia Giovani, per favorire la formazione, l'apprendistato o il tirocinio entro quattro mesi dall'inizio della disoccupazione, sono, per gli anni 2014 e 2015, 65 milioni di euro con un coinvolgimento previsto di circa 55.000 ragazzi. Il sito al quale registrarsi, www.garanziagiovani.it, attivo dal 28 aprile, ha ad oggi accreditato 3564 giovani toscani.
Dal 15 maggio i centri per l'impiego incontreranno i giovani per orientarli verso l'apprendistato o il tirocinio formativo; per fornire loro assistenza per la creazione di nuove imprese, o per indirizzarli verso il servizio civile, esperienza che quest'anno in Toscana ha riguardato ad oggi 4.000 giovani e che grazie al bando di settembre potrebbe toccare quota 10.000. Si tratta di esperienze formative, che solo in alcuni casi si trasformano in lavoro stabile, ma rappresentano un trampolino di lancio per acquisire conoscenze preziose per poi entrare nel mondo del lavoro. Il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, ha già diffuso una nota nella quale si dice pronto a chiedere all'Unione Europea di prolungare i finanziamenti fino al 2020.
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