Da Firenze a Fiesole tre mostre per celebrare Primo Conti in occasione del trentennale della scomparsa del pittore. La prima esposizione, 'Fanfare e silenzi. Viaggio nella pittura di Primo Conti', sarà allestita a Villa Bardini dal 3 ottobre al 13 gennaio e a cura di Susanna Ragionieri. La mostra è un omaggio all'artista attraverso un percorso cronologico che ne ripercorre le varie tappe attraverso un confronto con opere significative di altri artisti quali Carlo Carrà, Filippo de Pisis, Umberto Boccioni e Pablo Picasso.
Per la prima volta saranno riuniti i tre capolavori del 1924 ispirati dalla donna cinese conosciuta in gioventù: Liung-Yuk (proveniente dalla Galleria d'Arte Moderna Palazzo Pitti), Siao Tai Tai (La Cinese), proveniente dalla Galleria comunale d'Arte moderna e contemporanea di Roma, e La Borghese di Canton che proviene da una collezione privata.
Dal 10 ottobre al 13 gennaio, sempre a cura di Susanna Ragionieri, sarà allestita alla Fondazione Primo Conti di Fiesole la mostra 'Primo Conti; gli anni del futurismo', un approfondimento su questa stagione attraverso la partecipazione alla rivista 'L'Italia futurista'. Anche in questo caso, le opere dialogano con vari artisti fra cui Achille Lega, Ottone Rosai e Ardengo Soffici.
Dal 10 novembre al 13 gennaio, negli spazi della Sala del Basolato, a Fiesole, col titolo 'Primo Conti, percorso nelle fotografie' viene presentata una selezione di fotografie relative alla vita dell'artista. Le mostre sono promosse dalla Fondazione Cr Firenze, dalla Fondazione parchi monumentali Bardini e Peyron con la Fondazione Primo Conti e il Comune di Fiesole.
Primo Conti è nato a Firenze nel 1900 e oltre ad essere un pittore è stato anche compositore e scrittore. Nel 1917, ha incontrò Giacomo Balla a Roma e Filippo Tommaso Marinetti a Napoli e decise di aderire al Movimento Futurista. Al Futurismo ha dato un contributo fondamentale con i dipinti e i disegni eseguiti tra il 1917 e il 1919, anno in cui il suo stile si evolse verso una visione metafisica. Dal 1935 al 1939 ha collaborato al Maggio Musicale Fiorentino con scenografie, bozzetti e costumi e nel 1941 è diventato titolare della cattedra di pittura dell'Accademia di belle arti di Firenze. Dal 1947 al 1957 è stato presidente della Società delle Belle Arti e in tale veste favorì la sua fusione con il Circolo degli artisti di Firenze - Casa di Dante. Tra il 1948 e il 1963 attraversò una profonda vocazione mistica ed entrò a far parte dell'Ordine Francescano. Nel 1980 con la donazione della sua villa a Fiesole, della sua collezione di opere pittoriche e del suo archivio, ha creato una Fondazione dedicata alle avanguardie storiche, che ancora oggi gestisce il Museo Primo Conti.