Salute/ARTICOLO

Prevenzione pidocchi, i consigli dell'Asl

Con l’approssimarsi della riapertura delle scuole il 14 settembre prossimo, torna l’attenzione su una problematica fastifiosa

/ Redazione
Mar 10 Dicembre, 2013
La presenza di questi fastidiosi parassiti è fatalmente ricorrente, soprattutto nelle comunità dei bambini più piccoli, e a volte non è facile trovare una soluzione che porti all’eliminazione definitiva di questi sgraditi ospiti. D’altro canto, la soluzione miracolosa non esiste, ed anche la richiesta di intervento da parte di “esperti” quali il personale dell’Asl non può in alcun modo essere efficace se non si interviene, sia a livello individuale che di collettività, con alcuni semplici ma fondamentali interventi.

Innanzi tutto, la prevenzione, e la consapevolezza che non esistono prodotti che possano impedire in maniera assoluta l’attecchimento del pidocchio. Quindi, fin dall’inizio della scuola, anche se non sono segnalati problemi, l’unico strumento possibile è rappresentato dal sistematico controllo della testa del bambino alla ricerca di eventuali lendini (le uova del parassita), o di pidocchi (piccoli parassiti grigi che però si vedono meno frequentemente). Almeno una volta alla settimana, occorre armarsi di pazienza, prendersi un po’ di tempo, porsi in una ambiente ben illuminato (possibilmente vicino ad una finestra), ed esaminare con attenzione i capelli del bambino: le lendini si riconoscono facilmente perché hanno l’aspetto di puntini bianchi o marrone chiaro e, a differenza della forfora, restano tenacemente attaccati al capello.

Qualora si evidenzi la presenza di lendini o pidocchi, è necessario mettere in atto alcuni semplici accorgimenti. Prima di tutto, occorre eseguire un trattamento con specifici prodotti da acquistare in farmacia, applicandoli seguendo scrupolosamente le istruzioni: è indispensabile utilizzare solo prodotti di provata efficacia, e non affidarsi a rimedi estemporanei come l’aceto, prodotti erboristici o altre soluzioni che non risolvono il problema. È importante anche rimuovere le lendini, possibilmente utilizzando un apposito pettine a detti fitti, e adottare alcune regole igieniche quali lavare lenzuola e biancheria in lavatrice ad almeno 60 gradi. Non bisogna poi dimenticare, in questi casi, di controllare anche gli altri componenti della famiglia, come fratelli, genitori o altri conviventi.

Per la tutela della comunità scolastica, è di fondamentale importanza avvisare gli insegnanti, in modo che si possano mettere in atto, con la necessaria tutela della riservatezza, tutte le azioni necessarie ad arginare il problema. Le scuole hanno da anni procedure consolidate, che sono efficaci se ogni genitore si assume la responsabilità di quelle poche semplici azioni sopra ricordate: ispezione della testa del figlio, trattamento qualora si riscontri la presenza del parassita o delle lendini, e adozione delle norme igieniche. In genere è opportuno che tutti gli alunni vengano controllati (ed eventualmente trattati) contemporaneamente, magari approfittando del fine settimana. Ad oggi non è possibile evitare in maniera assoluta il problema dei pidocchi. Si, può, però arrivare in breve tempo ad eliminare i parassiti, con pochi semplici accorgimenti e con l’impegno e la collaborazione di tutti. Soprattutto, occorre sfatare il pregiudizio, ancora oggi diffuso, che i pidocchi siano un problema legato alla sporcizia o alla cattiva igiene personale. In realtà, sono semplicemente insetti che possono colpire qualsiasi persona, specialmente in una comunità come la scuola.