Gli orrori della Grande Guerra, la sanguinosa persecuzione dei cristiani nella Cina di Mao Tse Tung ma anche la vita nell'Italia rurale di cent'anni fa, il genocidio degli anni Novanta in Rwanda, le condizioni di vita dei poveri in Bolivia.
C'è tutto un secolo di storia – il Novecento – negli otto finalisti della 30ima edizione del Premio Pieve, promosso dall'Archivio nazionale dei diari di Pieve Santo Stefano, il borgo dell'Aretino dove dal 1984 si conservano le memorie degli italiani di tutto il mondo.
Tra le storie giunte in finale che si contenderanno il Premio (che si terrà dal 18 al 21 settembre), ci sono anche quattro diari toscani.
Il senese Guido Chigi Saracini, volontario automobilista per la Croce Rossa, racconta l'Europa devastata dalla Prima Guerra Mondiale, mentre scopriamo la Cina degli anni Trenta nelle memorie del religioso francescano Ruffino Barfucci, che parte dalla Verna (Arezzo) per Chayenkow.
Attraverso il diario del fiorentino Gaddo Flego, medico che nel 1994 partecipa ad una missione di Medici Senza Frontiere, si scopre il drammatico episodio del genocidio in Rwanda. In un contesto storico e sociale totalmente diverso, quello degli anni Settanta, sboccia l’amore tra il marchigiano Andrea e la toscana Lorenza, sentimento espresso attraverso un intenso epistolario che andrà avanti per decenni.
“Le otto storie giunte in finale mostrano due aspetti speculari di questo complesso periodo storico – spiega Natalia Cangi, direttrice organizzativa dell’Archivio dei diari – da un lato l’apertura al mondo, dovuta anche alla globalizzazione, dall'altro la riscoperta di sé, la voglia di riflettere sulla propria persona e di raccontare con la scrittura autobiografica una dimensione più intima”.
Per il programma completo: http://archiviodiari.org