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Premio Pieve al medico fiorentino che racconta il genocidio in Rwanda

Gaddo Flego è il vincitore del premio promosso dall'Archivio nazionale dei diari con le sue memorie di quando lavorava per Medici senza frontiere

/ Redazione
Lun 22 Settembre, 2014

Con il racconto della sua difficile esperienza in Rwanda ai tempi del genocidio è stato il 51enne medico fiorentino Gaddo Flego a vincere la 30ima edizione del premio Pieve Saverio Tutino, assegnato ieri dall'Archivio dei diari di Pieve Santo Stefano (Arezzo), che raccoglie le memorie da tutta Italia.

Nel maggio del 1994 Flego, giovane medico, è appena tornato in Italia dal Ciad, dove ha prestato servizio per Medici senza frontiere. A settembre deve iniziare a frequentare un master a Londra ma si rende disponibile per una nuova missione, breve, che l'organizzazione umanitaria per cui lavora non esita a offrirgli: accetta così un intervento di urgenza in Rwanda.

La sua équipe, formata dalla moglie Elena, infermiera, e da Claus, un belga che si occupa di logistica, è inviata a Nyamata, città nella quale a maggio avevano perso la vita circa 10.000 persone. La storia premiata dalla giuria del Premio Pieve, si sviluppa nel paese africano, raccontandone emozioni, dolori e gioie.

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