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Pratica edilizia 2.0? Economica e rapida

Nella PA risparmi fino a 350 euro per pratica

/ Redazione
Mar 10 Dicembre, 2013
Pile chilomentriche di atti e regolamenti, lughe file e trafile burocratiche per inviare un procedimento edilizio alla pubblica amministrazione. Da oggi potrebbero essere solo un brutto ricordo.
Il merito è delle due nuove interfacce per le pratiche edilizie messe a punto dal Consiglio nazionale degli architetti (CNA) e dal Consiglio nazionale dei geometri (CNG), e proposte alla Consulta interprofessionale della provincia di Firenze, di cui fanno parte gli Ordini e i Collegi di architetti, ingegneri, geometri, geologi, periti e agronomi, che le hanno adottate ripromettendosi di incentivarne l'utilizzo presso i rispettivi iscritti.

Le due piattaforme - "Immateria" è il nome di quella creata dagli architetti e "Sipem" quella realizzata dai geometri - sono state presentate stamani al convegno "Innovazione telematica nei procedimenti edilizi", ospitato al Palazzo delle Esposizioni di Empoli e organizzato dalla Consulta interprofessionale con il patrocinio della Provincia di Firenze.

Accanto ai rappresentati degli Ordini professionali, presenti anche l'assessore provinciale alla pianificazione territoriale Marco Gamannossi, il sindaco di Scandicci Simone Gheri in rappresentanza di Anci Toscana, l’assessore all'urbanistica di Empoli Franco Mori, il sindaco di Montaione Paola Rossetti per il Circondario Empolese Val d’Elsa e l’assessore Luca Manetti del Comune di Lastra a Signa.

Le due piattaforme informatiche per le pratiche 2.0 consentiranno ai professionisti di inviare e archiviare i procedimenti edilizi attraverso un sistema georeferenziato che contiene tutti i vincoli di legge e i regolamenti vigenti a livello nazionale e locale. Una sola schermata di pc sostituirà pagine e pagine di atti e pratiche, riducendo tra l'altro ogni possibile margine di errore.
Oltre a ''dematerializzare'' atti e informazioni cartacee, con notevoli risparmi economici per gli enti locali e quindi per i cittadini, le nuove interfacce garantiranno una trasmissione in tempo reale delle pratiche. Queste potranno inoltre essere "osservate" telematicamente durante tutto il loro iter. Ifine, non saranno più conservate in archivi ingombranti ma nel ''cervellone'' 2.0 della "nuvola" database.

Si tratta di un nuovo passo in avanti verso la semplificazione delle procedure urbanistiche più volte auspicata dagli Ordini della Consulta interprofessionale, promotori dell'iniziativa. "Con queste soluzioni che porteremo all'attenzione dei Comuni fiorentini – spiegano i professionisti – si potrebbe garantire un contatto diretto, davvero a portata di clic, tra professionisti e amministrazione, con un guadagno in termini di uniformità e di efficienza, rapidità di comunicazione, tracciabilità delle pratiche e agevole consultabilità di quelle adottate".

Uno studio del Sole24Ore evidenzia che le pubbliche amministrazioni utilizzando i due sistemi potrebbero risparmiare fino a 350 euro per ogni pratica edilizia in termini di ore di lavoro dei tecnici interni. Per un Comune come quello di Firenze, che in media riceve 9 mila pratiche edilizie ogni anno, significherebbe un risparmio di oltre 3 milioni di euro. Evidenti quindi i benefici che l'adozione dei nuovi software potrebbe comportare per le casse comunali e le tasche dei cittadini.
L'interesse a intraprendere un'esperienza pilota per il momento è arrivato dal Comune di Lastra a Signa. Infocamere, inoltre, ha sottoscritto poche settimane fa un accordo quadro per introdurre la piattaforma Sipem all'interno dello Sportello Unico per le Attività Produttive.

"Ci auguriamo che non rimangano casi isolati", affermano i professionisti, che auspicano di veder convergere in tempi brevi i due sistemi in una unica piattaforma comune per sensibilizzare con maggior forza la pubblica amministrazione a fare il salto di qualità e adottare – finalmente – l'innovazione tecnologia dell'invio delle pratiche edilizie.
"Le due piattaforme – concludono i professionisti - danno un taglio ai tempi della burocrazia facilitando la vita ai professionisti e ai Comuni, sono un primo passo verso l’unificazione delle procedure, dei regolamenti urbanistici e della modulistica e sono un’importante sollecitazione alla necessaria chiarezza normativa. Si tratta di un’occasione unica ed irripetibile: sbagliare adesso la direzione significa trovarsi per i prossimi 20 anni a subirne le conseguenze in termini di sviluppo di tutto il Paese".