La comunità dei non udenti, anche se non in forma organizzata, lo chiede da anni ai grandi network televisivi: sottotitolare tutti i programmi o almeno più programmi possibile. La tv di Stato ha compiuto alcuni passi in avanti, ma dall'introduzione del Televideo nel 1984 e dei primi programmi sottotitolati, nel 1986, non si è fatto abbastanza per rendere completamente fruibile il prodotto tv ai non udenti. Se Mamma Rai qualcosa ha fatto, non si può dire la stessa cosa per le tv private, molto lontane da una situazione ottimale per ciò che riguarda i servizi per non udenti.
UNA SCELTA DI INCLUSIONE: Inclusione, parità di diritti, il sale della democrazia. A Pontassieve si è fatta una scelta forte, simbolica. Un buon esempio per tutti i comuni che volessero raccogliere l'idea della piccola comunità alle porte di Firenze. L'amministrazione inaugurando la web tv del comune ha fatto la scelta della sottotitolazione per tutti i programmi, raccogliendo l'esempio della web tv della F.I.A.D.D.A. (Famiglie italiane associate per la difesa dei diritti degli audiolesi) l'associazione che si batte da anni sul fronte dei diritti per le persone sorde.
L.I.S.: sotto questo acronimo c'è la lingua italiana dei segni, una vera e propria lingua che rappresenta lo strumento di comunicazione di una comunità, quella dei sordi italiani. E' certo una risorsa fondamentale e da molti anni si è diffuso l'uso, anche televisivo, della L.I.S. in alcuni dei telegiornali delle principali reti. Più difficile tuttavia il suo utilizzo per rendere maggiormente comprensibili ai sordi programmi diversi da quelli strettamente legati all'informazione. Ben diverso, e meno invasivo, è l'utilizzo della sottotitolazione che consente di seguire le immagini sullo schermo, e quindi la trama di ciò che si sta guardando, e contemporaneamente cogliere i dialoghi anche senza la possibilità di udire.
"PONTASSIEVE24": E' la nuova web tv del comune, realizzata attraverso youtube, un servizio per informare i cittadini, prodotto interamente dall'ufficio comunicazione e quindi con risorse interne a costo zero. E con i sottotitoli. "Abbiamo pensato di proporre alla popolazione un ausilio che rende la vita più facile per tutti, secondo la logica di un aiuto che è opzionale per la maggior parte della popolazione, ma indispensabile per una piccola fascia, le persone sorde – spiega il primo cittadino di Pontassieve Marco Mairaghi – Spesso la disabilità è tenuta fuori dai media sia come contenuti sia come utenza. Noi abbiamo pensato di utilizzare lo strumento sottotitoli per far si, nel nostro piccolo, che la sfida per inclusione e l’accesso all’informazione diventi anche in Italia un punto fermo della politica nazionale”.
Attualità /ARTICOLO
Pontassieve: web tv per non udenti
La tv del Comune sottotitolata per tutti i contenuti

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