Lo hanno detto le aziende, che qui hanno scelto di presentare in anteprima assoluta le nuove collezioni e i nuovi progetti (1.047 le collezioni in mostra, un record senza precedenti per Pitti Uomo e Pitti W), ma lo dicono soprattutto i numeri dei compratori.
Quest'edizione della grande vetrina internazionale si chiude con un successo: sono circa 19.200 i buyers totali intervenuti, con un aumento del 6,5 % rispetto al giugno 2009. Di questi 6.900 provengono dall'estero(+12%) e 12.300 sono compratori dall’Italia (+3%).
Record per il numero di visitatori, che supera i 32mila.
I numeri complessivi, i contatti commerciali e i giudizi raccolti tra gli addetti ai lavori, la grande attenzione di stampa e tv da tutto il mondo, rappresentano un’indubbia iniezione di fiducia, in particolare per l’industria italiana della moda, degli accessori e del lifestyle, principale protagonista della rassegna fiorentina e da sempre con una fortissima vocazione all’export. E i dati sui compratori esteri sono un segno altrettanto importante di come i mercati internazionali stiano approcciando la ripresa.
A Pitti Uomo tutti i principali mercati esteri sono in crescita, con la Germania che si conferma al primo posto in termini assoluti e che conferma i valori del giugno 2009. Performance in aumenti a due cifre per Spagna (+16%), Gran Bretagna (+34%), Stati Uniti (+13%), Russia (+40%), Cina e Hong Kong, Corea, Turchia, Belgio, Austria; a una cifra per Giappone, Francia, Olanda.
E aumenti interessanti da Canada, Svezia, Norvegia, Ucraina, Brasile, dai paesi del Medio Oriente e da numerosi nuovi mercati..