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Pitti Filati chiude sull'onda dell'ottimismo

Gli operatori del settore guardano al 2013 con fiducia. Al salone fiorentino crescono i buyers esteri

/ Redazione
Mar 10 Dicembre, 2013
Pitti filati tessuti
A poche ore dalla chiusura di Pitti Filati alla Fortezza da Basso di Firenze, tra gli operatori del settore si respira grande ottimismo, per un 2013 che si preannuncia migliore delle ultime stagioni. Le prime previsioni sull’affluenza finale di questa edizione dicono che si dovrebbero raggiungere i 4mila buyer intervenuti, a confermare gli stessi livelli di presenze della scorsa edizione invernale.

Ottime le performance dei più importanti mercati internazionali: in totale i buyer esteri dovrebbero raggiungere quota 1.500 presenze, con Germania a +11%, Giappone a +6%, Olanda +25%, Turchia +15%.

In crescita anche Francia, Spagna, Svezia, Austria, e una sostanziale conferma nei numeri da Stati Uniti, Hong Kong e Russia. In lieve calo i compratori italiani, a replicare un andamento ormai registrato anche a Pitti Uomo e Pitti Bimbo.

“In questi tre giorni abbiamo visto tanta energia - commenta Raffaello Napoleone, amministratore delegato di Pitti Immagine - i filatori hanno dimostrato un dinamismo incredibile nel presentare collezioni di ricerca e nello sperimentare filati innovativi, che sono stati molto apprezzati dai compratori arrivati da tutto il mondo, in rappresentanza delle griffe e delle aziende più importanti della moda internazionale. Dunque dal settore dei filati - primo anello del sistema moda - arrivano segnali molto positivi per le prossime stagioni e per il 2013, anche oltre le aspettative, visto un quadro congiunturale così complesso come quello attuale”

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