Ultimo atto per questo 2011 per Pitti Bimbo, la kermesse della moda baby apertasi lo scorso 20 gennaio alla Fortezza da Basso di Firenze e che ha visto sfilare i più grandi brand con le ultime novità del lifestyle internazionale. Oggi la chiusura della manifestazione, anche se, già dai giorni scorsi sono arrivate buone notizie per il comparto della moda juniorda Sistema Moda Italia.
Secondo le stime preliminari, il 2010 è stato l'anno della stabilità dopo le perdite degli anni precedenti, mentre nel 2011 si potrebbero avere i primi segnali di ripresa.
Secondo l'indagine congiunturale realizzata da SMI per la primavera-estate 2011, gli ordini (nazionali ed esteri) dovrebbero recuperare un +9,5% rispetto a quanto raccolto nella passata stagione estiva.
Il 2010 dovrebbe chiudere in stabilità rispetto al 2009, con un fatturato di 2,5 miliardi di euro.
Per quanto riguarda i consumi nazionali nel corso del 2010 il segmento "neonato" e quello "2-7 anni", sono risultati i più dinamici. Performance negative nel segmento "8-14 anni", dove pesano le decisioni dei ragazzi. Si contrae la produzione italiana (-4,7%) compensata da flussi di ingresso dall'estero. Si stima invece un recupero per l'export (+4,9%).
Per il neonato, nei primi nove mesi del 2010, è calato l'export (-12,8%), mentre è in recupero l'abbigliamento in tessuto (+5,3%). Si porta al primo posto l'export della moda per bebé in Russia (+16%), risultati positivi anche in Germania (+22,1%) e Francia (+11,4%), negativi in Spagna (-20,1%). Tra i principali fornitori è in aumento la Cina (+6,1%), il Bangladesh (+35,8%) e l'India (+3,3%). Sul fronte retail, crescono gli acquisti presso le catene (+2%), grandi superfici (+21,3%) e ambulanti (+4,6%), in calo il dettaglio indipendente (-6%).
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Pitti bimbo, "sfila" la ripresa del settore
A Firenze la chiusura della kermesse

MissBlumarine a Pitti Bimbo