Il settore della moda bimbo torna in area positiva archiviando il 2011 con una crescita del fatturato (+5,4%), con un turnover assestato a 2,6 miliardi di euro. Come per gli altri comparti della filiera del tessile e moda, l'export continua a crescere (+11,6%), raggiungendo un valore complessivo di 829 milioni di euro; in aumento anche l'import (+10,4%) con un valore di 1,7 miliardi di euro. Permane in area negativa, evidenziando peraltro un ulteriore peggioramento, il valore della produzione (-10,6%).
Sono questi i dati diffusi da Sistema Moda Italia alla vigilia di Pitti Bimbo, in programma dal 28 al 30 giugno alla Fortezza da Basso di Firenze. Resta deludente il consumo interno che è comunque il principale mercato dell'industria italiana della moda Junior coprendo il 68,7% del fatturato. Colpa della crisi economica che spinge gli italiani ad avere più cautela negli acquisti, anche di abbigliamento per bambini (in tutta la fascia da 2 a 14 anni). Sempre negativo, ma meno problematico è risultato il segmento neonato, grazie al maggior coinvolgimento emotivo dell'acquisto.
Per questo comparto è particolarmente positivo il valore delle vendite estere (+23,1%), soprattutto verso Russia (+20, 6%), Francia, Germania e Regno Unito (tutte in crescita del 20%); in calo le vendite verso la Spagna (-0,4%). Sul fronte dell'import la Cina si conferma il primo fornitore (+5,3%). Le prime indicazioni che riguardano gli inizi del 2012 non sono incoraggianti: prosegue il trend negativo del consumo delle famiglie italiane e nel primo trimestre dell'anno è calato anche l'export di abbigliamento per neonati (-5,5%). (ANSA).
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Pitti Bimbo: moda junior in crescita
Il settore guadagna un +5,4% del fatturato

MissBlumarine a Pitti Bimbo