I primi bilanci parlano di una edizione di grande energia e vivacità per Pitti Bimbo 2011: si sono viste collezioni creative e un prodotto di altissima qualità, allestimenti e presentazioni originali e divertenti, e una serie di sfilate ed eventi speciali che non hanno nulla da invidiare alle fashion week della moda adulta.
Le prime previsioni sull’affluenza finale dicono che il numero complessivo delle presenze dovrebbe raggiungere quota 8.400 compratori intervenuti, per un totale di oltre 10.000 visitatori complessivi. Il dato più significativo è la crescita delle presenze estere, che sottolinea ancora una volta il ruolo di Pitti Bimbo come punto di riferimento internazionale della moda bimbo: aumentano del 4.5% i numeri dei compratori internazionali, per un totale di più di 2.800 buyer esteri.
Tra le migliori performance il +42% dei compratori russi (la Russia balza così in testa alla classifica dei paesi esteri a Pitti Bimbo), la Cina a +52%, Turchia +16%, Spagna +12, crescite a doppia cifra anche per Inghilterra, Svizzera, e Portogallo, e si sono registrati aumenti consistenti anche per i compratori da mercati emergenti come Brasile (che raddoppia i suoi numeri), l’area Mediorientale e i paesi dell’ex-Unione Sovietica.
Anche la presenza dei compratori italiani – in totale dovrebbero raggiungere quota 5.500 – è stata valutata molto positivamente dalle aziende espositrici, nonostante il lieve calo che influisce a sua volta sul numero complessivo dei compratori (erano infatti stati 8.750 i buyer totali all’ultima edizione invernale). Questo dato è un riflesso dell’andamento della distribuzione italiana e dei consumi interni: anche per la moda bimbo, così come già registrato a Pitti Uomo, occorre considerare che il commercio italiano, soprattutto il piccolo dettaglio, nel corso del 2010 ha visto ridursi notevolmente il numero dei punti vendita, e al tempo stesso i consumi interni sono ancora piuttosto deboli.
"Voglia di fare, voglia di pensare positivo, di rimboccarsi le maniche e reagire: questo ho potuto vedere in questa nuova edizione di Pitti Bimbo - ha detto Valerio Vegli, buyer, Direttore Abbigliamento del GRUPPO COIN (Italia) - Ho inoltre avuto il piacere di far parte della giuria del “Who is on next?”, prima novità di questa edizione, ammirando nomi di giovani creativi che fanno ben sperare per il futuro della moda dei piccoli. Al Pitti Bimbo non si perde mai l’aspetto della giocosità: i bambini si sentono e sono primi protagonisti della fiera".
"A Pitti Bimbo ho la possibilità di scegliere tra tantissime proposte di brand e collezioni - ha dichiarato invece Anna Suenaga, buyer di Childrenswear (GIAPPONE) - Per la prossima stagione ho scelto nuovi colori e capi realizzati con tessuti sempre più ricercati. Mi sono piaciute molto le proposte dei brand più classici così come quelle di sportswear e streetwear, insieme ad alcune proposte di accessori della sezione Apartment".
“Ho notato molta più affluenza in questa edizione del Pitti Bimbo - ha affermanto invece Brooke Gallagher, buyer del department store BERGDORF GOODMAN (Stati Uniti) - un feeling generale che punta alla positività e all’ottimismo, che sono sicura possa aiutare tutto il settore, sia dalle parte del venditore che del compratore. Molti nomi interessanti: brand classici e tradizionali nel padiglione centrale ma anche giovani realtà che ho avuto il piacere di scoprire nei padiglioni New View e Apartment”.
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Pitti Bimbo รจ international, + 4.5% di buyer esteri
10 mila visitatori, oltre 8 mila compratori: chiude con successo la kermesse della moda baby a Firenze

Pitti Bimbo – sfilata Woolrich