Fino al 31 marzo nei territori comunali di Pistoia, Montale, Agliana, Quarrata e Serravalle Pistoiese è assolutamente vietato accendere fuochi all'aperto per smaltire residui vegetali. A stabilirlo sono le ordinanze firmate, nei giorni scorsi, dai sindaci delle cinque Amministrazioni con l'obiettivo di ridurre le polveri sottili presenti nell'aria. Infatti bruciare legno e foglie di potature oppure erba contribuisce in maniera rilavante alla diffusione di Pm 10. In questi ultimi mesi le centraline regionali, gestite da Arpat, che misurano la quantità di polveri sottili nell’aria hanno riportato per diverse volte valori superiori ai limiti previsti dalla normativa. Questo fenomeno è molto accentuato nelle giornate di alta pressione atmosferica e in assenza di vento. In termini tecnici si tratta di periodi in cui è in atto "l’inversione termica": l’aria fredda scende e l’aria calda sale. Con queste condizioni l’aria risulta ristagnante e conseguentemente gli inquinanti non si disperdono adeguatamente. Le principali fonti che generano le polveri sottili sono i riscaldamenti, le attività produttive, il traffico e il fumo dei fuochi fatti all’aperto.
Per limitare l'inquinamento, la Provincia di Pistoia e i Comuni della Piana Pistoiese (Pistoia, Montale, Agliana, Quarrata e Serravalle Pistoiese) hanno stipulato un disciplinari organizzativo per l’attività di coordinamento (un altro disciplinare riguarda invece le Amministrazioni della Valdinievole), dove sono previste varie azioni sia di carattere divulgativo-educativo sia di contrasto ai fenomeni di inquinamento. Una campagna di sensibilizzazione per i cittadini, in particolar modo rivolta agli agricoltori, prenderà il via nei prossimi giorni Ovviamente è già vietato bruciare qualsiasi tipo di rifiuto all’aperto, pertanto le ordinanze si riferiscono, per fare alcuni esempi, all’accensione di residui di potature, ripuliture e di sostanze vegetali non trattate. La scelta, dettata da motivi di urgenza, vuole evitare la somma degli effetti inquinanti dei riscaldamenti con quelli dei fuochi all'aperto. In pratica si chiede uno sforzo nell’interesse della salute pubblica. Chi abita fuori dai centri abitati ed ha difficoltà a smaltire potature e sfalci di erba, avrà la possibilità di conservarli in piccoli cumuli, farli seccare il più possibile e bruciarli gradualmente dopo il 31 Marzo. Prima non potrà farlo. Chi non rispetterà l'ordinanza rischia una sanzione che va da un minimo di 83 a un massimo di 500 euro. Con l’inizio dell’anno i contatori dei superamenti delle polveri sottili si sono azzerati, ma le condizioni ambientali sono, per ora sempre le stesse. La Provincia di Pistoia, assieme ai Comuni, Arpat ed Asl, intende monitorare con la massima attenzione il fenomeno, e se necessario proporrà l’attivazione di altre misure previste dai disciplinari organizzativi.