E’ la città del “blues”, del Fregio Robbiano (da poco restaurato), degli organi, dei “Dialoghi sull’uomo” e da ieri è anche la città capitale della cultura 2017. E’ un bel risveglio quello di oggi per Pistoia dopo la proclamazione avvenuta a Roma, per voce del ministro dei beni culturali Franceschini. Una vittoria a sorpresa che ha meravigliato lo stesso sindaco, rimasto a Pistoia per impegni istituzionali.
"Credo sia stato premiato un impianto solido, una proposta non fatta per la gloria di un giorno e soprattutto l'idea che la cultura, il sapere, siano il primo dei diritti di cittadinanza" - ha commentato a caldo il primo cittadino Samuele Bertinelli. Gli ha fatto eco un’emozionatissima Elena Becheri, assessore all’istruzione del comune, nella capitale in sostituzione del sindaco. La voce rotta dall’emozione. “Chi ce la fa a parlare ora? – ammette, aggiungendo poi che la Commissione ha colto l'aspetto più importante per la città, il fatto "che la cultura è il lievito che fa crescere le politiche di Pistoia”.
Un humus che vede la città in prima linea su progetti di rigenerazione e riqualificazione urbana: i 76.000 mq dell'antico Ospedale del Ceppo, il Fregio Robbiano appena restaurato che diventerà un centro multifunzionale ed ancora le Mura urbane, i percorsi ciclopedonali immersi nel verde del centro storico, lo sviluppo di Palazzo Fabroni come museo dell'arte moderna e contemporanea. Una città che ha voglia di guardare al futuro e che ha convinto la commissione più delle altre città candidate. Tra queste c’era anche Pisa insieme a Aquileia, Como, Ercolano, Parma, Spoleto, Taranto, Pisa e Terni.
Un progetto che – secondo la commissione presieduta da Marco Cammelli – “ sa interpretare pienamente le risorse esistenti proiettandole in uno scenario anche internazionale di avanzato sviluppo del patrimonio culturale e della partecipazione associativa”.
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Ora Pistoia "avrà un anno intero ha spiegato il ministro Franceschini - per giocarsi sul piano interno e internazionale il titolo di Capitale italiana della cultura. Sono certo che questo titolo diventerà sempre più importante e ambito. Parteciperanno sempre più città, grandi e piccole. E' un'occasione importante per chi vince di potersi unire all'offerta culturale e turistica italiana e internazionale, ma anche uno straordinario patrimonio per chi partecipa alla selezione perché spinge la città a mettere in campo una progettazione complessiva, mettendo insieme risorse pubbliche e private. Insomma capire, semmai ce ne fosse bisogno, che investire in cultura e turismo è una grande opportunità economica per la città ma anche per tutta l'Italia".
Intanto Pistoia è già al lavoro per preparare una grande mostra sul suo scultore, Marino Marini, in collaborazione con la Fondazione Guggenheim, e curata da Flavio Fergonzi, Salvatore Settis, Philip Rylands e Carlo Sisi. Un fermento culturale che è stato premiato e che la città dovrà dimostrare di far crescere anche nei prossimi anni. Soddisfatte anche le istituzioni regionali, dal governatore Rossi al presidente del Consiglio Regionale Eugenio Giani. Di sicuro un’occasione importante per la città che avrà i riflettori puntati su di sé per tutto il 2017.