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L’Italia era stata unificata da 3 anni e a Pistoia, parallelamente all’apertura della linea ferroviaria Porrettana (Bologna-Firenze) entrava in esercizio una delle più importanti infrastrutture ferroviarie del Paese: è il Deposito Rotabile Storici, snodo decisivo per il passaggio tra Nord e Sud d’Italia. Questa mattina il taglio del nastro alla presenza delle autorità per inaugurare i lavori di restauro di alcuni locali del Deposito dove tutt’oggi, unico in Italia, continuano ad essere riparate le locomotive a vapore, non a caso, il viceministro alla Infrastrutture e Trasporti, Riccardo Nencini presente al taglio del nastro” lo ha definito “Un museo in movimento”.
“Questo deposito – ha aggiunto Nencini – si lega alla Legge sulle Ferrovie Storiche e allo sviluppo del cicloturismo. Non dimentichiamo che nel nostro Paese insieme alle ferrovie abbiamo anche stazioni Liberty di incredibile bellezza e se prima questo era un turismo alternativo poi diventato di nicchia, oggi è cresciuta la volontà di riscoprire il territorio a contatto con la natura e la storia”. Un turismo lento, insomma. Lento come l’incedere delle carrozze a vapore. Le locomotive a vapore qui mantenute e restaurate, infatti, partono alla volta degli affascinanti itinerari turistici che la Fondazione FS Italiane ha riattivato: oggi ammontano ad oltre 550 i km di “Binari senza tempo” recuperati a scopi turistici in tutto lo stivale.
Il piano di interventi di restauro di cui si è occupata la Direzione Territoriale Produzione di Rete Ferroviaria Italiana ha interessato la zona Ovest con l’ex Capannone TE, la zona Nord Est con l’area destinata a museo ferroviario, la zona Sud Est con l’efficienza per la manutenzione dei rotabili è il piazzale ferroviario nel suo complesso.
Nell’anno di Pistoia capitale della cultura italiana 2017, questa inaugurazione corona la città anche Capitale del Treno, città ponte che lega assieme storia e futuro: dalle locomotive a vapore del valico appenninico, alla costruzione negli stabilimenti ex Breda ora Hitachi, dell’ETR 1000.
“Con questa inaugurazione – ha precisato l’ingegner Luigi Cantamessa, direttore della Fondazione FS Italiane – si rinnova la tradizione ferroviaria di Pistoia. Oggi inauguriamo un vero e proprio esempio di architettura industriale vivente, unico in Italia ancora attivo nel restauro delle caldaie a vapore”.
E basta camminare per il deposito tra locomotive elettriche, a vapore e vetture ante guerra (65 in totale quelle qui in assegnazione) e locomotive Diesel ante guerra per rendersi conto dell’incredibile patrimonio qui conservato, tra queste: una locomotiva del gruppo 740 cosiddetta “locomotiva d’Italia” ancora perfettamente funzionante e una rarissima vettura di 1° classe del tipo 1921 con interni di velluto rosso nella sua livrea d’origine di colore “castano Isabella” con fascia gialla dove spicca la scritta FS Italia a contraddistinguere le vetture ammesse alla circolazione europea. Un pezzo della storia del nostro Paese è “in sosta” a Pistoia.