Un simulatore respiratorio neonatale da utilizzare nella formazione continua sul campo di tutto il personale sanitario che opera nelle neonatologie. E' Meressina, progetto promosso dall'Azienda ospedaliero universitaria pisana e dall'istituto di biorobotica della Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa, risultato vincitore, unico in Toscana, del bando nazionale sviluppo e ricerca sulle metodologie nella formazione continua, promosso da Agenas.
L'obiettivo è far compiere un passo avanti al simulatore, che replica tutte le funzioni vitali di un neonato in carne e ossa, e progettare un simulatore respiratorio neonatale ancora più innovativo, per migliorare le prestazioni del personale sanitario proprio in materia di respirazione assistita, per accrescere la sicurezza dei piccoli pazienti.
Da un punto di vista ingegneristico questo progetto rappresenta una sfida interessante per l'istituto di biorobotica, perché, si spiega una nota di Aoup e Sant'Anna, "sarà necessario un processo di miniaturizzazione per rendere il sistema non solo funzionale, ma soprattutto anatomicamente simile ai piccoli pazienti curati quotidianamente nel reparto di neonatologia pisano".
Il simulatore, ha spiegato Paolo Dario, direttore dell'istituto di biorobotica, "rappresenta l'inizio di una avvincente linea di ricerca che ci porta a studiare un ambiente, quello polmonare, molto complesso e sofisticato e se si pensa che l'obiettivo del progetto è la simulazione morfologico-funzionale del polmone di neonati pretermine, la complessità anatomica aumenta e, a livello ingegneristico, le competenze di miniaturizzazione diventano fondamentali".