Nasce a Pisa un laboratorio pensato per la ricerca sulle principali patologie del sistema nervoso autonomo, tra cui scompensi cardiaci, diabete, insufficienza renale e obesità. La struttura, che si chiama N2Lab, è la prima in Italia dedicata alla microneurografia e alla microneurostimolazione e vede cooperare insieme l’Istituto di fisiologia clinica del Cnr, gli istituti di biorobotica e di scienze della vita della Scuola Superiore Sant’Anna, la Fondazione Gabriele Monasterio, l’Università e l’Aoup di Pisa.
Il laboratorio studierà la disfunzione del sistema nervoso autonomo quale meccanismo fisiopatologico alla base delle malattie cardiovascolari e metaboliche, con metodiche di registrazione del segnale nervoso periferico e svilupperà protesi bioniche per ripristinare artificialmente le informazioni sensoriali e in particolare la percezione tattile nel soggetto amputato di mano, migliorando la comunicazione tra protesi e paziente. In particolar modo, nell’ambito della medicina bioelettronica, saranno sviluppati approcci multidisciplinari per diagnosi precoce e trattamento di patologie cardiovascolari, metaboliche e neurologiche, basati sull’utilizzo di apparecchi elettronici che usano micro-aghi mini invasivi. Gli strumenti sono collocati in una grande gabbia di Faraday, unica in Italia, che garantisce l’isolamento elettrico. “Questa speciale stanza - spiega Lorenza Pratali di Ifc-Cnr - blocca sia la fuoriuscita dei segnali verso l’esterno che l’entrata di disturbi provenienti dall'esterno. Il ricercatore potrà registrare, monitorare e studiare segnali puri ottenuti inserendo sottilissimi elettrodi in prossimità dei fascicoli nervosi del soggetto esaminato”. Il laboratorio, aggiunge Silvestro Macera della Sant’Anna, “potrà aiutarci a sviluppare neuroprotesi e sistemi per medicina bioelettronica innovativi con potenziali ricadute importanti per il territorio”.
“Sarà di estrema utilità - aggiunge Carmelo Chisari dell’Aoup - per comprendere i fenomeni di rigenerazione del nervo periferico e studiare gli effetti della neurostimolazione diretta, permettendo di studiare anche gli effetti delle disfunzioni del sistema nervoso autonomo sul recupero motorio post ictus”. La microneurografia, precisano Stefano Taddei e Rosa Maria Bruno dell’Ateneo pisano, “è l’unica metodica che permette di registrare direttamente nell’uomo l’attività del sistema nervoso simpatico, che risulta elevata in molte patologie cardiometaboliche: ipertensione arteriosa, obesità, insufficienza renale cronica, scompenso cardiaco”.
Il laboratorio, conclude Giorgio Iervasi direttore dell’Ifc-Cnr, “è una novità assoluta nel panorama della ricerca biomedica e si candida a essere un modello di come un’attività di ricerca può e deve essere condotta ai nostri giorni”.