Tecnologie sempre più innovative sono utilizzate anche nel corso di operazioni chirurgiche, sopratutto per rendere gli interventi meno invasivi e più efficaci: è il caso della realtà aumentata che potrà entrare in sala operatoria grazie ad un visore indossabile che assisterà e guiderà occhi e mani del chirurgo. Uno strumento che sarà messo a punto dal team di ricercatori del progetto europeo VOSTARS, coordinato dal dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell’Università di Pisa con partner italiani ed europei. Un progetto da 3,8 milioni di euro per tre anni, finanziato dal programma d’innovazione e ricerca H2020 dell’Unione Europea.
“Grazie a questa tecnologia, il chirurgo potrà avere di fronte ai propri occhi, senza dover distogliere lo sguardo dal campo operatorio, informazioni come il battito cardiaco, l’ossigenazione del sangue e tutti i parametri del paziente – spiega il coordinatore del progetto Vincenzo Ferrari, ricercatore d’ingegneria biomedica dell’Ateneo pisano che da anni porta avanti ricerche sul tema della realtà aumentata in chirurgia– grazie al visore sarà inoltre possibile visualizzare tutte le immagini medicali acquisite prima e durante l’intervento che, perfettamente allineate con l’anatomia del paziente, daranno a chi opera ‘una vista ai raggi X’ virtuale per guidare la sua mano con estrema precisione”.