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Pisa, ecco i farmaci super-selettivi: ridurranno gli effetti collaterali

I ricercatori dell'Università stanno lavorando a una nuova generazione di medicinali che promettono i massimi benefici riducendo le controindicazioni

/ Redazione
Gio 23 Marzo, 2017

Si chiamano farmaci super-selettivi e sono in grado di unire il massimo beneficio con i minimi effetti collaterali: è questa la nuova frontiera della farmacologia su cui sta lavorando un gruppo di ricercatori dell'Università di Pisa, provenienti dai tre dipartimenti di Medicina dell’Ateneo, che su questo argomento ha appena pubblicato uno studio sulla rivista “European Neuropsychopharmacology”.

“Oggi, grazie a questo nuovo concetto di farmaco super-selettivo introdotto da Robert Lefkowitz, Premio Nobel per la Chimica nel 2012, è possibile sintetizzare nuovi composti che siano attivi solamente su alcune funzioni recettoriali responsabili dell’effetto benefico ma non su altre dello stesso recettore da cui dipendono invece le reazioni avverse”, spiega il farmacologo Marco Scarselli dell’Università di Pisa.

La ricerca pisana, durata tre anni e finanziata dalla Fondazione Arpa, ha riguardato in particolare i meccanismi con cui agisce la Clozapina, un antipsicotico di seconda generazione caratterizzato da una maggior efficacia clinica e da minori effetti collaterali di tipo motorio rispetto agli altri farmaci antipsicotici.
“La Clozapina è un composto super-selettivo sul recettore della serotonina 5-HT2A – spiega ancora Marco Scarselli – ma lo stesso principio si potrebbe applicare a una classe di farmaci molto utilizzata nell’ipertensione e nello scompenso cardiaco come i beta-bloccanti. Alcuni di questi, come ad esempio il Carvedilolo, non bloccano infatti completamente il recettore beta adrenergico ma attivano alcune funzioni che potrebbero essere responsabili della cardioprotezione”.