Innovazione/ARTICOLO

Pisa: arriva Wave, farà ricaricare le batterie sfruttando il moto ondoso

Il nuovo sistema è stato sviluppato dai ricercatori universitari del Centro "E. Piaggio", consentirà un monitoraggio continuo e a impatto zero dei fondali sottomarini

/ Redazione
Mer 11 Maggio, 2016

È una vera piccola rivoluzione quella che promette di realizzarsi grazie a “Wave” il meccanismo di ricarica delle batterie per mezzo del moto ondoso, messo a punto dai ricercatori dell’Ateneo che operano nel Centro di Ricerca “E. Piaggio”, e testato con successo nel golfo di Spezia. Il nuovo strumento è stato applicato ai veicoli sottomarini usati per il monitoraggio dei fondali e per le rilevazioni ambientali. Il meccanismo di Wave si compone di un paio di ali che, quando il veicolo si muove in superficie, sfruttano il moto ondoso per ricaricarne le batterie. I robot sottomarini, dotati di una sonda ambientale, sono quindi in grado di effettuare misurazioni (temperatura, salinità, qualità dell’acqua) per un periodo di tempo potenzialmente illimitato, in totale autonomia e a ridottissimo impatto ambientale.

Il successo di questa sperimentazione, la prima in assoluto al mondo per quanto riguarda i robot subacquei, apre la strada a nuove possibilità per il monitoraggio sistematico degli oceani e degli ecosistemi acquatici, oggi più che mai rilevante in un quadro di rapidi cambiamenti climatici.

L’esperimento è stato condotto da ISME, il Centro Interuniversitario di Ricerca sui Sistemi Integrati per l’Ambiente Marino, in collaborazione con il Centro di Supporto e Sperimentazione Navale della Marina Militare (CSSN), ed è stato coordinato da Andrea Caiti, professore di robotica sottomarina e direttore del Centro di Ricerca “E. Piaggio”.

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