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Pisa-Angers, la forza di un gemellaggio nato dalle università

Le città, “gemelle” dal 1982, sono rappresentate rispettivamente da un giovane ambasciatore alla prima esperienza lavorativa all’estero

/ Federico di Vita
Ven 13 Novembre, 2015

Spesso si tende a considerare i “gemellaggi” tra le città alla stregua di trascurabili atti burocratici di cui si è ormai perfino persa la memoria, o al massimo come ‘coccarde’ esposte a corredo dei cartelli all’uscita delle autostrade. Si corre il rischio, in questo modo, di valutare con pregiudiziale indifferenza anche quei mutui rapporti che invece funzionano. Uno di questi casi è il gemellaggio tra Pisa e la città francese di Angers.

Il rapporto tra la città della Torre pendente e quella dei Paesi della Loira è nato nel 1982, e si deve in primo luogo ai contatti tra le rispettive università. Angers, come Pisa, è infatti caratterizzata dalla presenza di scuole e atenei, così come dal forte numero di studenti che vivono in città. Ma oltre alle reciproche visite di cortesia – che avvengono in Toscana in occasione della Luminara, e in Francia per gli Accroche-Coeurs (un festival di teatro di strada) – gli interscambi e la collaborazione tra le due “gemelle” vanno avanti a ritmo addirittura quotidiano, grazie al lavoro dei rispettivi ambasciatori presenti in entrambe le città.

Considerata la quasi assoluta unicità di questa iniziativa a livello europeo, abbiamo pensato che valesse la pena saperne di più e siamo andati a incontrare Juliette Chauveau – ventitreenne laureata in giurisprudenza italo-francese –, scelta quest’anno dal comune di Angers come ambasciatrice a Pisa.

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Il mio lavoro, che si svolge in stretta collaborazione con la mia collega pisana in Angers, si sviluppa su due piani: quello 'istituzionale' riguarda la comunicazione tra i due comuni e intende assicurare una migliore comprensione dell’organizzazione, delle riforme e delle scelte politiche delle città. In questo senso per esempio alcune informazioni sull’ottimizzazione dei servizi che vengono da Angers possono permettere a Pisa di evitare alcuni errori fatti in Francia in un primo momento – e viceversa, naturalmente.

"C’è poi un altro livello, e riguarda il contatto diretto tra cittadini, associazioni e gruppi delle due città. I due ambasciatori sono sollecitati da diverse istituzioni (ufficiali o meno), dai club sportivi, e da singoli cittadini che cercano un lavoro o l'occasione di fare un tirocinio. Questo tipo di iniziative private permettono alle due città di creare numerosissimi legami, sia istituzionali che non. Attualmente mi occupo di scambi tra club sportivi di canotaggio, cori musicali, club fotografici, istituti di informazione per i giovani e associazioni LGBT. Organizzo inoltre scambi scolastici e universitari e promuovo la mia città nelle classi pisane”.

[Per maggiori informazioni:
Ufficio Cerimoniale e Relazioni Internazionali, Palazzo Gambacorti – Piazza XX Settembre, Pisa.
Orari di apertura: dal lunedì al venerdì (10-13). Telefono: 050 910 550].