A 751 anni dalla sua nascita Pisa celebra Dante, una città molto legata al Sommo Poeta che proprio qui visse per molti anni. Così dalla mente di Marco Santagata è nato infatti il Festival "Dante posticipato", 4 giorni di reading, mostre, spettacoli, dibattiti in alcuni dei luoghi storici della città: a partire dal 25 maggio porte aperte a Palazzo Gambacorti, Teatro Verdi o a Palazzo Blu, con eventi che racconteranno il poeta con forme diverse e intratterranno i partecipanti anche in Piazza Duomo, Piazza del Carmine e al Camposanto Monumentale. Tanti anche i protagonisti della cultura italiana che hanno abbracciato il progetto, da Pupi Avati fino a Massimo Bray, Concita de Gregorio e ancora Valerio Massimo Manfredi e Sergio Staino.
Un progetto che ha convinto anche Comune di Pisa e Regione Toscana che hanno deciso di patrocinarlo. "Il progetto Dante posticipato ci piace molto - ha ricordato l'assessore regionale alla cultura Monica Barni nel corso della presentazione del festival a Firenze. Ci piace perché parte dall'attualità di Dante e dalla sua costante presenza nella cultura di oggi. Dante con la sua opera ama comunicare, ama colloquiare e ama meditare. E anche le sue allegorie diventano un sano e valido esercizio per uscire da sé e aprirsi al mondo: credo che stia in tutto questo la sua grande attualità e la ua universalità".
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In molti si saranno chiesti perchè un evento a Pisa dedicato a Dante. Bene, se si pensa al poeta, ha spiegato Santagata, le città dantesche più conosciute rimangono Firenze, Ravenna e Verona ma in realtà anche Pisa è legata indissolubilmente alla sua figura. Dante visse infatti nella città della Torre Pendente molto più a lungo rispetto a Verona, ad esempio. Con questo Festival gli organizzatori vogliono far conoscere anche tanti lati inediti del poeta e del suo rapporto con la città.
Ma l'evento sarà anche un omaggio "aperto" a Dante, una figura ormai patrimonio universale: del Sommo si parlerà nelle tavole rotonde a tema dell'Auditorium di Palazzo Blu, dove su Dante e la scuola, Dante e i critici, Dante e le arti visive, Dante e i narratori e Dante e i poeti si confronteranno scrittori, poeti, intellettuali, critici letterari, studiosi, registi.
Ad aprire la rassegna sarà il 25 maggio Chiara Guidi che -accompagnata dal violoncello di Francesco Guerri - presterà la sua voce al Canto XIII, girone VII, girone dei suicidi dell'Inferno dantesco. In programma anche due mostre, una a Palazzo Blu, del disegnatore Guido Scarabottolo, e una a Palazzo Lanfranchi, del pittore Tono Zancanaro. Tra i gioielli del Festival il film "Mirabile Visione", una pellicola muta del 1921, completamente restaurata che sarà proiettata in anteprima al cinema Arsenale il prossimo 28 maggio.