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Piombino, prove tecniche di rilancioSessanta imprese pronte a investire

Sono aziende che vanno dal manufatturiero al turismo, dalla nautica ai rifiuti. Piccole e medie aziende del territorio che ieri al ministero hanno detto di essere pronte a investire

/ Redazione
Mar 29 Luglio, 2014
lavoratori

Piombino in cerca di un rilancio dopo la beffa della Concordia trascinata via a Genova. Mentre vanno avanti a ritmo incalzante i lavori al porto per accogliere le navi militari da smantellare, lunedì 28 luglio si è svolto un incontro al ministero dello Sviluppo economico per l'attuazione dell'accordo di programma firmato con il governo Renzi.

Sarebbero una sessantina le imprese che si sono fatte avanti per investire su Piombino. Piccole e medie imprese di vario tipo: dal manufatturiero al turismo, dalla nautica ai rifiuti, hanno risposto positivamente all'appello lanciato da Invitaitalia attraverso le associazioni di categoria e i sindacati. Invitaitalia è il braccio operativo del ministero che si occupa dei progetti di reindustrialiazzione nella aree di crisi come Piombino.

All'incontro c'erano il vicesindaco della città Stefano Ferrini, l'architetto Caterina Cerrina, l'assessore della Provincia di Livorno Ringo Anselmi, Albino Caporale della Regione e i funzionari del ministero.

Non si sa al momento chi siano queste imprese anche se pare che non ci sia un settore che prevale sull'altro. Quello di ieri era un incontro tecnico di preparazione in vista del comitato esecutivo che si riunirà giovedì quando si prenderanno le decisioni su progetti e apertura dei bandi.