Torna a far discutere il caso Peretola. L'Enac stavolta avrebbe deciso in maniera irrevocabile. La nuova pista parallela convergente dell'aeroporto di Firenze sarà lunga 2mila e 400 metri. Solo così possono partire e atterrare dallo scalo i velivoli di classe superiore. Altrimenti il traffico aereo rimarrà quello che c'è ora o poco più.
Una decisione, resa pubblica dal Corriere Fiorentino, che è rimbalzata ufficiosamente su tutti i tavoli istituzionali, ma che confligge frontalmente con la posizione della Regione Toscana. “La nostra linea è molto chiara: sono 2000 metri. - ha ribadito il presidente Enrico Rossi - Presentino se vogliono le loro valutazioni sul piano della sicurezza e sul piano ambientale. Se vogliono contenziosi legali, siamo ben disposti ad affrontarli”.
Sulla stessa lunghezza d'onda di Rossi è il sindaco di Pisa Marco Filippeschi: “La prescrizione del Pit definitivamente approvato dal consiglio regionale è chiara: la pista è consentita per 2 mila metri di lunghezza, monodirezionale e senza bretella di rullaggio. Se n'è discusso tanto e non è stata una decisione facile”.
“La Regione – continua Filippeschi - ha acquisito per tempo i pareri necessari, anche quello dell'Enac, e ha fatto le sue scelte urbanistiche e ambientali, in un territorio delicato, già fortemente vincolato e con un confronto difficile con comuni della piana. E' stato lo stesso Riggio a dire neppure un anno fa di volere rispettare l'autonomia della Regione, aggiungendo che 'se decide per 2 mila metri ci voleranno gli aerei che possono'”.