Cultura/ARTICOLO

Per la "Profe" con gli anfibi è "Tutta colpa dei genitori”

Il terzo libro della scrittice e professoressa Antonella Landi presentato a Firenze

/ Redazione
Mar 10 Dicembre, 2013
landi
Tremate genitori tremate è tornata Antonella Landi, la "profe" con gli anfibi che dopo essersela presa con studenti e professori e con i miti della letteratura italiana nelle due prime fatiche letterarie dichiara in modo chiaro e inequivocabile dalla copertina del suo ultimo libro che ebbene sì E’ tutta colpa dei genitori.
La "profe" affronta "di buzzo buono" direbbe lei l’emergenza pedagogica italiana che mette sempre più spesso sotto i riflettori dei mediale nuove generazioni. I giovani sono accusati di essere svogliati, superficiali, iperattivi, di pensare solo ai pantaloni a vita bassa e a mettere video su youtube.
Ma se la colpa di questo smarrimento generazionale fosse da ricercare altrove?
Chiedete a un insegnante. Vi dirà che il vero nemico quotidiano del suo lavoro non sono gli studenti indomiti, i tagli di un nuovo ministro o il cattivo stato delle strutture scolastiche. Ma non è così per la profe Antonella Landi. È tutta colpa dei genitori, oggi più di ieri, se i ragazzi studiano poco, studiano male, non studiano affatto. Se è impossibile parlare con loro, farsi ascoltare, stabilire le regole e farle osservare. È colpa loro se il ruolo e l'identità degli insegnanti sono stati degradati, la loro autorità delegittimata, la loro professionalità vilipesa. Questo libro racconta la classe dei genitori dal punto di vista di una professoressa. Anzi, della Profe, "l'insegnante con gli anfibi" diventata nota con libri, blog, radio e giornali.
In un ricevimento genitori tragicamente divertente, passa in rassegna le varie tipologie di mamme e papà italici: il genitore "ggiòvane" e quello che "lasciamo che si esprimano!", il genitore che ha studiato e fa sfoggio di cultura e quello che "troppo studio fa male", quello che fa i compiti al figlio e vuole un voto alto anche per sé e quello che picchia l'insegnante. Con altrettanta ironia, ma con molta più indulgenza, Antonella Landi disegna anche i ritratti dei ragazzi che di queste famiglie sono il prodotto, con il "sorriso verticale" che esce dai loro pantaloni a vita troppo bassa e lo spaesamento cronico negli occhi: l'insicuro e la ribelle, il bullo e l'impudica, il figlio di papà e il figlio di puttana.
Questo è un libro che tutti i genitori dovrebbero (e gli insegnanti vorrebbero) leggere. Tutti quelli che hanno a cuore la scuola, e soprattutto i ragazzi. E fra battute feroci e scorrettissime provocazioni, si fa largo un appello, una richiesta d'aiuto: "Finché i genitori non andranno nella stessa direzione della scuola e non combatteranno dalla stessa parte della barricata, le fatiche di tutti saranno completamente sprecate".


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