Ecco la prima iniziativa che caratterizzerà il “Centenario Artusiano”: il Pellegrinaggio Artusiano, impegnativa camminata in cinque giorni (24 chilometri al giorno di media) tra Forlimpopoli e Firenze, i poli della esistenza di Pellegrino, “…forlimpopolese di nascita, fiorentino per la vita…”.
L’idea è venuta all’improvviso a Leonardo Romanelli, giornalista e critico enogastronomico fiorentino: “E se facessi il percorso tra Forlimpopoli a Firenze a piedi?”. Assoldati alcuni giornalisti curiosi ed appassionati (in 11 in tutto), l’idea diventa progetto: partenza il 26 marzo – noblesse oblige - da Casa Artusi in Forlimpopoli, la prima sosta sarà a Castrocaro (Grand Hotel delle Terme), la seconda a Portico di Romagna (albergo ristorante “Al Vecchio Convento”).
Il passaggio in Toscana, attraverso il valico del Muraglione, vede le due soste/tappa a San Godenzo (ristorante albergo “Agnoletti”) e Pontassieve (locanda “Toscani da Sempre”), per poi terminare (dopo una breve sosta al cimitero delle Porte Sante sulla tomba dell’Artusi) in Palazzo Vecchio a Firenze mercoledì 30 marzo, ricevuti – se sarà liberato da impegni – dal Sindaco Matteo Renzi.
Ogni serata contempla una cena in tema artusiano, che sarà (ad esclusione della prima) aperta al pubblico, dove Romanelli tratteggerà la figura del famoso gastronomo romagnolo. Il binomio Romagna-Toscana sarà una costante del pellegrinaggio: i menù artusiani delle cene saranno rigorosamente “contaminati” ( in ogni menù, son inseriti prodotti e ricette di tradizione sia romagnola che toscana), così come i quattro vini di ogni cena rappresenteranno ambedue le regioni tanto amate da Artusi.
A curare l’alimentazione dei “pellegrini” durante un percorso giornaliero medio di 25 chilometri è stato chiamato Luca Gatteschi medico sportivo dello staff della Nazionale di calcio che ha elaborato panini adatti per l’alimentazione dei fondisti.
La seconda e altrettanto impegnativa parte dell’evento si snoderà tra i menu rigorosamente artusiani proposti dai ristoranti delle città di sosta: sarà passato in rassegna il vasto repertorio di ricette che vanno da Minestre in brodo a Tortelli, da Lessi a Umidi, da Principi a Tramessi e ad Arrosti, da Erbaggi a Dolci. Le cene, aperte al pubblico, saranno il modo migliore per rievocare il grande gastronomo.
Il pellegrinaggio sul percorso Romagna-Toscana nel nome dell’Artusi … sarà anche immaginifico prototipo per promuovere e riproporre quel viaggio alla libera replica turistica: a piedi, in auto, in bici, in camper, in moto, a cavallo.
A supportare l'iniziativa sono i comuni di Forlimpopoli e Firenze, il Consorzio del Chianti Rufina, la Confesercenti Firenze, la Banca del Credito Cooperativo di Pontassieve, la Strada dei Vini e dei Sapori dei Colli di Forlì-Cesena, dalla bottega “’Ino” di Firenze, gli alberghi toccati durante il pellegrinaggio.
Per seguire ogni tappa del percorso, per conoscere la storia di Pellegrino Artusi, per invidiare i menu e i piatti assaggiati, per ascoltare i commenti e gli incontri con amici e “sostenitori” che si uniranno al gruppo, on te road, è stato aperto il blog artusiapiedi@wordpress.com, la pagina Facebook di Pellegrinaggio Artusiano, l’account Twitter sempre come artusiapiedi.
I giornalisti partecipanti alla avventura transappenninica nel nome di Artusi sono: Roy Berardi, Tommaso Chimenti, Rosanna Ferraro, Stefano Frassineti, Serena Guidobaldi, Carlo Macchi, Marco Peroni, Kyle Phillips, Leonardo Romanelli, Marco Sodini, Stefano Tesi.
Leonardo Romanelli e Roy Berardi hanno curato nel 2005 la realizzazione del libro-guida “La Via Artusiana” (Aida Edizioni), promosso dal Comune di Forlimpopoli e dalla Comunità Montana della Montagna Fiorentina.
Enogastronomia/ARTICOLO
“Pellegrinaggio Artusiano” da Forlimpopoli a Firenze
Sabato 26 marzo: otto giornalisti partiranno a piedi da Casa Artusi e raggiungeranno Firenze mercoledì 30, nel 100° anniversario della sua morte. La Strada Statale 67 metafora del viaggio artusiano fra cucina tipica, luoghi identitari e cultura delle tradizioni fra Romagna e Toscana…

prodotti tipici maremma