Dopo la prima esposizione dedicata a Bill Viola, il Gucci Museo di Firenze continua il suo percorso nell'arte contemporanea ed ospita le tre opere più celebri dell'artista britannico Paul Fryer: Pietà, Ecce Homo e Ophelia. Si tratta della mostra 'Lo spirito vola' che propone tre riflessioni di Fryer su religione e moralità, che sarà aperta fino al 4 settembre.
Al centro della sala cattura l'attenzione l'opera Pietà (l'Impero senza fine), una statua in cera realizzata nel 2006 che raffigura Gesù Cristo seduto su una sedia elettrica (in scala ridotta di 2/3).
Colpisce l'estremo realismo della figura umana, realizzata con tanta cura che sembra quasi in procinto di esalare un ultimo respiro e provocare quindi estrema compassione nell'osservatore.
Per realizzare la statua Fryer si è avvalso della collaborazione degli artisti del museo di Madame Tussauds, realizzando i minimi dettagli del corpo e applicando uno per volta capelli veri sulla testa del Cristo. Fu proprio questa scultura, oggi di proprietà della Collezione Francois Pinault, a far balzare Fryer agli onori delle cronache nel 2009, quando l'opera fu esposta nella cattedrale di Gap, nel sud della Francia, scatenando alcune polemiche.
La mostra fiorentina ospita anche un'altra opera della collezione privata Pinault, Ophelia (2006), raffigurata come una ragazza che galleggia in una teca di vetro (fatta di silicone traslucido), con le braccia distese a forma di croce e gli occhi aperti. Completa l'esposizione un'opera di proprietà dell'artista, Ecce Homo (2005), che raffigura un uovo nero sospeso in aria sopra un nido di spine.
Le tre sculture, con cui Fryer vuol sfidare la mitologia classica della nostra cultura, sono esposte nella sala del primo piano del Palazzo della Mercatanzia, quella dedicata all'arte contemporanea e alle opere che la Fondazione Pinault ha intenzione di portare a Firenze a rotazione.
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Paul Fryer al Museo Gucci In mostra "Lo spirito vola"
Fino al 4 settembre a Firenze le opere più famose dell'artista britannico: Pietà, Ecce Homo e Ophelia

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