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Parità di genere: rivoluzione rosa alla Scuola Normale di Pisa

Un nuovo criterio per l'assunzione di professori all'ateneo d'eccellenza per riequilibrare il numero di donne e uomini nel corpo docente

/ Redazione
Mar 27 Dicembre, 2016
Normale di Pisa

Rivoluzione rosa alla Scuola Normale di Pisa: per riequilibrare il numero di uomini e il numero di donne che ricoprono l'incarico di docenti il direttore Vincenzo Barone havarato un nuovo criterio per l'assunzione dei professori di prima e seconda fascia (ordinari e associati). Nel regolamento che stabilisce le modalità di reclutamento dei docenti è stata approvata ieri dal consiglio direttivo, massimo organo di governo dell'Ateneo, la modifica dell'articolo 9, quello che disciplina la "chiamata": a parità di merito d'ora in avanti sarà data preferenza ai candidati che appartengono al genere in netta minoranza, in questo momento le donne.

Nelle scorse settimane, Barone aveva acceso i riflettori sulla situazione 'imbarazzante' che riguarda le posizioni apicali nell'università italiana, e nel caso specifico della Normale. Attualmente, nella sede pisana della Scuola, nessuna donna riveste il ruolo di professore di prima fascia nella classe di Scienze Matematiche e Naturali, a fronte di 12 uomini, mentre nelle Scienze Umane ci sono appena due professoresse e 11 professori.

"La situazione dei professori di seconda fascia invece, tra Pisa e Firenze, è più equilibrata - spiega una nota della Normale - con 6 donne e 8 uomini. La modifica al regolamento è un primo passo nella direzione auspicata da Barone: quella di ricondurre quanto prima il numero delle donne che svolgono l'incarico di professore vicino al numero degli uomini, una tendenza che sarebbe auspicabile per l'intero sistema universitario".