Ossa a rischio per le donne di una certa età. Eppure la metà dell’universo femminile non sa di poter essere colpita dall’osteoporosi. Più precisamente il 48% delle intervistate, come rivela Maria Luisa Brandi, professore dell'Università di Firenze. “Solo il 12% assumeva farmaci appositi”.
In Italia sono 90mila i casi ogni anno dopo i 60 anni, ma la malattia è ancora sottovalutata, tanto che per gli esperti al momento della frattura la metà dei pazienti non sa di esserne colpita.
Il 20 ottobre si celebrerà la giornata mondiale dell'osteoporosi, a cui aderiranno 70 ospedali premiati dall'Osservatorio nazionale sulla salute della donna (Onda) con il 'bollino rosa', mettendo a disposizione servizi di prevenzione gratuiti, in particolare per le donne.
Alla cura dell'osteoporosi sono destinati ogni anno 26 miliardi di euro, ma nonostante questo c’è ancora poca informazione al riguardo e la mancata prevenzione fin da piccoli aggrava la situazione. “In teoria - precisa Raffaella Michieli, segretario nazionale della Società italiana di medicina generale - andrebbe promossa già nella pancia della mamma”.
E' molto importante l'alimentazione e l'eccessiva magrezza di molte adolescenti aumenta il rischio di ammalarsi: fino a 25 anni la massa ossea cresce fino a determinare il suo picco, poi tende a consumarsi con il passare degli anni. A questa età sono fondamentali peso proporzionato all'altezza, attività fisica, sole e regolarità ormonale.