Il Ministero della Salute promuove a pieni voti gli ospedali toscani. Il rapporto del Programma nazionale esiti (PNE), gestito da Agenas (Agenzia nazionale per i servizi sanitari e regionali), e reso pubblico nei giorni scorsi, conferma la Toscana tra le regioni migliori.
Tra le eccellenze, l’intervento chirurgico per la frattura del collo del femore, che all’ospedale Versilia di Camaiore nell’85% dei casi viene fatto entro le 48 ore, rispetto a una media italiana del 31%, e anche per quanto riguarda la mortalità, sempre per l’intervento al collo del femore, a 30 giorni dal ricovero nella AOU Pisana il tasso è del 2,16%, rispetto a una media nazionale del 4,89%. Anche i tempi di attesa per l’intervento al collo del femore sono migliori della media: a Carrara e a Piombino, 2 giorni, contro i 5 della media nazionale, con punte che toccano i 31 giorni (a Castel Volturno e Reggio Calabria).
Al di sopra della media nazionale anche per la degenza per la colecistectomia laparoscopica: in 15 ospedali toscani, la degenza totale è di 3 giorni, rispetto a una media nazionale di 4 giorni, con punte di ben 9 giorni. Buona posizione anche per la mortalità per ictus a 30 giorni dal ricovero: al Serristori di Figline, 3,6%, rispetto a una media nazionale del 9,94%, con punte addirittura del 35%. Invece siamo agli ultimi posti della classifica per la mortalità per tumore maligno del polmone a 30 giorni dall’intervento (a Careggi del 4.37%, rispetto a una media nazionale del 2%). E anche il dato della mortalità a 30 giorni dopo l’infarto miocardico acuto presenta valori peggiori rispetto alla media nazionale.
Il rapporto del Programma nazionale esiti (PNE), basato sull’analisi dei dati 2005-2010, raccoglie i dati di attività di 1.475 ospedali pubblici e privati accreditati, sulla base di 46 indicatori: dalla mortalità per ictus a 30 giorni dal primo accesso, al riacutizzarsi della BPCO (Bronco pneumopatia cronica ostruttiva), alla mortalità per tumore maligno del polmone, a quella per scompenso cardiaco, alla percentuale di parti cesarei. Le strutture ospedaliere toscane esaminate nel Rapporto Agenas sono 86, con esiti nel complesso lusinghieri, pur nella loro eterogeneità.
“Il quadro che emerge è assai positivo – commenta l’assessore al diritto alla salute Daniela Scaramuccia – con risultati nella maggior parte dei casi migliori rispetto alla media nazionale. In Toscana già da tempo abbiamo adottato il sistema di valutazione delle performance delle aziende sanitarie, che ogni anno viene curato dal MeS, il Laboratorio Management e Sanità della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa. Il rapporto dell’Agenas integra questa valutazione, offrendoci altri elementi su cui lavorare per migliorare i risultati non ancora soddisfacenti e consolidare le best practice. Da quest’anno, accanto all’ormai ben noto “bersaglio” del MeS, abbiamo introdotto anche i dati dell’Agenas nel sistema di valutazione delle aziende. I dati aggiornati del 2010 ci consentono ora di proseguire in questo percorso”.
Le best practice toscane
1. Scompenso cardiaco congestizio: mortalità a 30 giorni dal ricovero. Fondazione Monasterio-Pisa primo ospedale su 646
2. Ima (Infarto miocardico acuto) con esecuzione PTCA (percutaneous transluminal coronary angioplasty) entro 48h, mortalità a 30 giorni: Lucca primo su 180 ospedali
3. Ima senza esecuzione PTCA entro 48h, mortalità a 30 giorni: ospedali riuniti Valdichiana secondo su 358 ospedali
4. Ima: mortalità a 30 giorni su 383 ospedali: ospedali riuniti Valdichiana (3°), Carrara (19°), Prato (28°) e Torregalli (30°)
5. Proporzione trattati con PTCA: Arezzo (5°) con il 75% di trattati, Careggi (14°) con il 67% su 439 6. Ictus: mortalità a 30 giorni dal ricovero: 14° Lucca, 16° Pescia
Best practice ospedalizzazione
1. Provincia di Arezzo prima per ospedalizzazione per amputazione arti inferiori e per asma senile
2. Lucca prima per ospedalizzazione per scompenso cardiaco
Tra le prime:
1. Firenze seconda per asma pediatrico e seconda per diabete con complicanze a lungo termine
2. Lucca e Massa per diabete non controllato senza complicanze
3. Lucca per diabete con complicanze a breve termine, per infezioni del tratto urinario e ipertensione arteriosa