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Organismo più debole con una dieta povera di fibre

Lo sostiene Paolo Lionetti, ricercatore dell'Università di Firenze, che ha pubblicato sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences i risultati delle sue analisi: una dieta povera di fibbre non favorirebbe lo sviluppo di una flora intestinale capace di difendere l'organismo da agenti patogeni aggressivi.

/ Redazione
Mar 10 Dicembre, 2013
farro cibo biologico
Una dieta povera di fibre rende l'intestino più debole, non favorendo lo sviluppo di una flora intestinale capace di difendere l'organismo da agenti patogeni aggressivi.

A sostenerlo è Paolo Lionetti, ricercatore dell'Università di Firenze, che ha pubblicato i risultati delle sue analisi sulla rivista "Proceedings of the National Academy of Sciences" (Pnas). Ed ecco quali sono questi risultati: Lionetti ha analizzato nel dettaglio la composizione della flora batterica intestinale di bambini italiani, che si nutrono con una dieta di tipo "occidentale", con quella dei bambini del Burkina Faso, la cui dieta è più ricca di vegetali e cereali.

E i risultati delle analisi, secondo il ricercatore italiano, hanno evidenziato una differenza sostanziale tra i due gruppi: in quelli del Burkina ci sarebbe una maggiore presenza di acidi grassi dalla catena corta, almeno tre volte di più di quelli riscontrati nella flora batterica dei bimbi italiani. Acidi che sono determinanti per favorire la lotta contro agenti patogeni come, ad esempio, la salmonella, e che sono prodotti da un particolare gruppo di batteri.

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