Nuova stagione e corsi della "Scuola per contadini" del Chianti che riapre i battenti dalla prossima primavera, con l'obiettivo di coinvolgere i giovani tra i 16 e i 18 anni che hanno abbandonato il proprio percorso scolastico. Una risposta dei comuni della zona che - insieme - hanno usufruito dei finanziamenti di Ministero del Lavoro e Politiche Sociali, Garanzia Giovani e Giovanisì, per offrire ai ragazzi un'opportunità - totalmente gratuita - di imparare un mestiere e, in alcuni casi, di trovare lavoro.
Una scuola aperta ai giovani italiani che così potranno ottenere - nel corso di due anni di studi e di conoscenza sul campo - una qualificazione professionale specifica, in un settore di importanza strategica anche per la Toscana. I corsi potranno essere seguiti da un massimo di 15 allievi e prevedono 2100 ore di lezioni tra teoria e laboratori, oltre ad uno stage di 800 ore in azienda.
“Negli ultimi cinque anni è cresciuta sensibilmente la richiesta da parte delle aziende agricole del nostro territorio di figure specializzate come operatori agricoli- ha ricordato Franco Agnoletti, presidente dell'agenzia Chiantifor - trattoristi, potini, addetti alla vendita di prodotti tipici, cantinieri, si parla di un 10-15 per cento in più; per questo tipo di figure le garanzie occupazionali salgono al 80 per cento”.
Aziende che - in alcuni casi - hanno deciso di assumere i ragazzi diplomati. A darne notizia è stato lo stesso sindaco del comune di San Casciano Val di Pesa (dove si trovano due sedi della scuola) Massimiliano Pescini. “Al momento - ha detto il primo cittadino - sono 25 le fattorie presenti in tutti i territori coinvolti dove i ragazzi hanno svolto e stanno svolgendo il loro stage. Abbiamo buone nuove anche sul futuro dei ragazzi, sappiamo che alcune aziende procederanno con l'assunzione di 6 o 7 studenti, una volta 'laureati' agricoltori”.
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I giovani hanno un compito importante – spiegano i sindaci del Chianti - quello di rispettare e allo stesso tempo portare avanti e innovare una tradizione propria del Chianti legata al rapporto armonioso tra terra e uomo, in cui l’intervento di chi lavora la terra produce bellezza e qualità del paesaggio, il valore di questa iniziativa è lo stretto rapporto tra cultura e tradizione, una tradizione che non può e non deve disperdersi. La scuola offre agli studenti l’opportunità di apprendere l’Abc dell’agricoltura e valorizzare il rapporto umano e professionale con essa, come nella tradizione delle nostre terre, grazie all’agricoltura i giovani apprenderanno un mestiere, una pratica che può essere garanzia per il loro futuro e quello del nostro territorio, al fianco di competenze specifiche gli allievi impareranno ad essere protagonisti della cultura del fare. Il progetto è frutto di un attento lavoro di condivisione tra le amministrazioni comunali ed è la dimostrazione di una rinnovata attenzione verso i bisogni del territorio in un campo fondamentale come quello della formazione permanente”.