L'ondata di immigrati in fuga da guerre e fame che sta investendo la Toscana ha messo in allarme la Regione. Ieri c'è stata una riunione per fare il censimento di strutture di proprietà del sistema sanitario regionale. L'obiettivo: trovare dei luoghi per ospitare parte dei profughi che verranno destinati alla Toscana. Al tavolo, convocato dall'assessore al diritto alla salute, Luigi Marroni, c'erano tutti i direttori generali delle Asl toscane.
"Abbiamo avviato un lavoro importante - ha commentato Marroni - e in tempi rapidissimi metteremo a punto il quadro degli edifici disponibili. Ancora una volta la Toscana farà fino in fondo la sua parte".
Erano presenti anche il vicepresidente della giunta e assessore al welfare Stefania Saccardi, che rappresenta la Regione al tavolo di coordinamento per l'emergenza profughi con Prefetture, Anci e Upi, e, per la prefettura di Firenze, Franca Rosa e Vincenzo Arancio.
IL PUNTO DELLA SITUAZIONE - A Piombino è stata aperta una ex scuola della Croce Rossa che ospita 50 persone, ma quindici di loro sono già spariti. A Firenze alcuni Bed&Breakfast hanno messo a disposizione le loro camere. Le strutture gestite dal consorzio di cooperative sociali Co&So stanno ospitando altre persone. Si è mobilitata anche la comunità ebraica. A Sesto Fiorentino il sindaco Sara Biagiotti ha organizzato in breve tempo alcuni spazi di pronta accoglienza in una scuola materna. A Grosseto un centro comunale ospita 19 donne africane. A Massa Carrara le strutture offerte dal Comune e dal Vescovado sono in allerta.