E' stato inaugurato questa mattina ad Arezzo il nuovo pronto soccorso dell’ospedale San Donato, alla presenza del presidente della Regione Enrico Rossi, dell’assessore toscano al diritto alla salute Daniela Scaramuccia, del sindaco di Arezzo Giuseppe Fanfani, del direttore generale della Asl 8 di Arezzo Enrico Desideri, del direttore sanitario Branka Vujovic, e dell’arcivescovo di Arezzo, monsignor Riccardo Fontana, che ha benedetto la struttura.
“Quello che si inaugura oggi è un punto di arrivo importante del percorso che abbiamo fatto per il rinnovamento dei pronto soccorso degli ospedali toscani. Mi auguro che il lavoro fatto possa servire ai cittadini per essere accolti meglio, e agli operatori per lavorare meglio” ha commentato Rossi.
La nuova struttura è stata realizzata con un investimento di oltre 9 milioni di euro, finanziati dalla Regione Toscana. Il nuovo pronto soccorso occupa un’area di oltre 3.600 metri quadrati, ha percorsi distinti per ogni codice, in modo da evitare sovrapposizioni e incroci; ogni codice di accesso ha uno spazio diversificato per l’attesa. Ai normali codici del pronto soccorso (rosso, giallo, verde, azzurro, bianco), ad Arezzo si è aggiunto anche il codice rosa, un percorso particolare per le vittime di violenza.
“E’ un’iniziativa per la quale mi sono battuta per tutto il 2011, realizzata in collaborazione con la Procura della Repubblica – spiega l’assessore al diritto alla salute Daniela Scaramuccia – è nata per assistere in maniera adeguata le persone vittime di violenza che arrivano al pronto soccorso: donne, ma anche minori, anziani, vittime di discriminazioni razziali, religiose, omofobiche. Una task force interistituzionale, che offre una risposta integrata, di tipo sanitario, psicologico e sociale, coinvolgendo anche le forze dell’ordine nelle indagini sugli eventuali episodi di violenza. Sperimentato l’anno scorso a Grosseto, con il 2012 il codice rosa è partito anche qui ad Arezzo, a Prato, Lucca e Viareggio”.
Altre novità del pronto soccorso di Arezzo, il raddoppio delle apparecchiature diagnostiche e una Tac, l’avvio del progetto ECO fast, cioè l’inserimento di ecografi nel Pronto Soccorso, per l’effettuazione autonoma, dopo adeguata formazione e training, da parte dei medici di esami in urgenza notturna; il braccialetto con un chip che sarà messo al braccio del paziente e che consentirà all’ accompagnatore che resta fuori di indviduare, attraverso un apposito “totem”, a che punto del percorso si trova la persona che ha accompagnato.