Ambiente/ARTICOLO

Nuovo impianto di teleriscaldamento

Struttura d'avanguardia a Pomino, frazione del piccolo comune montano di Rufina

/ Redazione
Mar 10 Dicembre, 2013
Inaugurato, questa mattina, a Pomino (Rufina) un modernissimo impianto di teleriscaldamento a legno cippato. Ne sono stati promotori la Comuità montana della Montagna Fiorentina ed il comune di Rufina.

L’impianto è costituito dal deposito di cippato, una centrale termica in cemento armato dove sono alloggiate due caldaie, una rete di distribuzione. L’estrazione del cippato dal deposito fino alle caldaie avviene grazie ad un sistema a rastrelli. L’impianto è costato un milione e d300.mila euro. L’impianto potrà fornire di energia 72 utenze. Ciascuna utenza è dotata di una sottostazione dotata di 2 scambiatori di calore ed un contatore di calroe. I consumi vengono contabilizzati intelelettura.

Viene utilizzato legno vergine sminuzzato ricavato da qualsiasi specie legnosa e può arrivare sia dal bosco che dalle segherie. Il progetto strategico della Comunità Montana Montagna Fiorentina non si ferma però a Pomino. Sono in via di realizzazione altri due impianti di teleriscaldamento a Castagno D’Andrea (comune di San Godenzo) e a Vallombrosa (comune di Reggello).

“Siamo soddisfattissimi del lavoro fatto – afferma il Presidente della Comunità Montana Montagna Fiorentina, Tiziano Lanzini – quello raggiunto oggi è un punto di arrivo importante. Voglio ringraziare il mio predecessore, Nicola Danti e tutti i tecnici della Comunità Montana che hanno lavorato senza sosta. Un ringraziamento va anche agli abitanti di Pomino, che hanno creduto in questo progetto e ci hanno sostenuto in ogni modo. Il nostro cammino adesso va avanti, abbiamo terminato le procedure di gara per gli altri due impianti di teleriscaldamento, che presto entreranno in funzione nel nostro territorio a Castagno D’Andrea e Vallombrosa. Vogliamo fare ancora di più – ha concluso Lanzini – la Regione Toscana presto emetterà un altro bando per il finanziamento di questi impianti, con questi vorremmo realizzare strutture come quella di Pomino in altre località non allacciate alla rete del metano. Tutto questo si potrà realizzare solo se le comunità montane non verranno cancellate”.

Oreste Giurlani, presidente di Uncem Toscana, che ha partecipato alla cerimonia di inaugurazione ha voluto fissare in tre punti il suo intervento
: 1-si tratta di interventi molto importanti perchè pur essendo destinati ad una filiera corta rappresentano un mezzo molto utile, anche sotto l’aspetto economico, per soddisfare le esigenze dei cittadini; 2-l’iniziativa dimostra, ancora una volta, la bontà dell’azione della Comunità montana e quindi del ruolo cheè capace di svolgere nell’interesse delle popolazioni; 3-questa iniziativa rappresenta un’ennesima spinta a siljuppare la green-economy in montagna. A tale proposito Giurlani ha annunciato che l’Uncem sta elaborando una proposta da presentare alla Regione Toscana per mettere in piedi in progetto specifico per utilizzare in maniera concreta la green-economy.

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