Una molecola, chiamata “ipilimumab” che rende il sistema immunitario iperattivo contro il tumore. E' quella alla base del nuovo farmaco contro il melanoma, la cui sperimentazione è stata svolta principalmente a Siena, grazie al lavoro dei ricercatori dell’Immunoterapia Oncologica dell'Azienda Ospedaliero Universitaria.
Nella città del Palio sono stati trattati oltre cento pazienti in differenti studi clinici. Gli esperti hanno registrato un forte aumento della sopravvivenza: quella a un anno è quasi raddoppiata, passando dal 25% al 46% e quella a 5 anni è passata dal 5% al 20%. “Un ottimo risultato – spiega il dottor Michele Maio, direttore dell’Immunoterapia Oncologica di Siena - visto che sino ad ora non esistevano terapie efficaci per il melanoma in fase avanzata. In alcuni casi, le lesioni sono completamente scomparse”. Il nuovo farmaco per curare il melanoma non operabile ha ricevuto l’approvazione da parte della Fda (Food and Drug Administration) americana, ma il prossimo anno il via libera dovrebbe arrivare anche dall’Italia.
Insieme ad altri sette centri in tutto il mondo il team senese ha compiuto questo nuovo passo nella lotta al cancro. Intanto gli studiosi stanno estendendo la sperimentazione della molecola anche per altri tumori, quelli che interessano polmone, prostata e mesotelioma pleurico. “L’ipilimumab – aggiunge il dottor Michele Maio – sfrutta un meccanismo del sistema immunitario per cui se funziona per il melanoma può funzionare anche in altri tumori. Stiamo effettuando ora tre diverse sperimentazioni associando alla molecola anche un chemioterapico, nel melanoma, con lo studio NIBIT M1, nel cancro alla prostata, con uno studio partito sei mesi fa, e nel polmone, con una sperimentazione attivata la scorsa settimana”.