L’acceleratore lineare TrueBeam STx rappresenta l’avanguardia tecnologica nella cura non invasiva dei tumori, l’ultima frontiera della IGRT (radioterapia guidata dalle immagini).
Da qualche settimana presso la Casa di Cura San Rossore è stata completata l’ installazione e la messa a punto per uso clinico di uno dei pochi esemplari di TrueBeam presenti in Europa, e, per adesso, l’unico in Italia dotato di collimatore ad alta risoluzione (HD) di 2,5 millimetri.
“Siamo orgogliosi di presentare questa macchina unica in Italia, che rappresenta l’ultima frontiera per la cura non invasiva dei tumori. - afferma Andrea Madonna Presidente della Casa di Cura San Rossore - Stiamo già lavorando con l’Azienda Ospedaliera Universitaria Pisana per trovare una modalità di collaborazione, perché TrueBeam possa essere a breve a disposizione del territorio, sotto la guida esperta del Professor Carlo Greco”.
TrueBeam è dotato di un’innovativa piattaforma tecnologica per trattamenti di radioterapia di altissima precisione. Totalmente ridisegnato rispetto ai modelli precedenti, presenta caratteristiche e potenzialità terapeutiche senza precedenti. Oltre a poter già eseguire trattamenti di alta precisione, al pari di altre attrezzature radioterapiche d’avanguardia oggi disponibili in molti centri italiani, il TrueBeam STx offre anche nuove opportunità di erogazione del trattamento radiante ancora oggetto di sperimentazione e di validazione clinica. “Ad oggi possiamo adoperare circa il 30% delle potenzialità tecnologiche di questo straordinario strumento,” sostiene il Professor Carlo Greco, conoscitore del TueBeam, per averlo utilizzato già come prototipo dal 2009 nella sua prima installazione presso il Memorial Sloan Kettering Cancer Center di New York, dove ha lavorato fino al suo recente rientro in Italia come responsabile del dipartimento di radioterapia dell’Università di Pisa.
“Anche nella sua modalità operativa di base - prosegue il Professor Greco - questa macchina presenta livelli di accuratezza e di velocità di esecuzione del trattamento senza precedenti, ma circa il 70% delle sue potenzialità sono ancora oggetto di sperimentazione. Siamo entusiasti per le grandi potenzialità di questa macchina, in particolare per la velocità con cui è possibile somministrare alte dosi di radiazioni in una unica seduta con elevatissima accuratezza. Presso la Radioterapia dell’Università di Pisa, infatti, stiamo da tempo studiando la fattibilità e l’efficacia del trattamento erogato in dose singola, soprattutto nei pazienti che presentano lesioni tumorali in sedi critiche”.
L’efficacia della radioterapia eseguita in un’unica somministrazione è attualmente oggetto di importanti studi clinici e si ritiene possa superare la radio-resistenza intrinseca di tumori poco sensibili alla radioterapia frazionata classica.
Il TrueBeam STx installato presso la Casa di Cura San Rossore è il primo con collimatore ad alta definizione (120 lamelle), e permette infatti la somministrazione del trattamento in un’unica sessione (radiochirurgia) o in poche sedute di terapia, modalità che ovviamente comporta significativi benefici sotto il profilo logistico per i pazienti.
“Per meglio comprendere l’efficacia del trattamento in dose unica, abbiamo avviato un programma di ricerca che il dipartimento di Radioterapia dell’Università di Pisa sta portando avanti in collaborazione con il Memorial Sloan Kettering Cancer Center (MSKCC) di New York. - continua il Professor Greco - Si tratta di un evento eccezionale, di cui siamo molto orgogliosi, in quanto è la prima volta che questa prestigiosa istituzione accetta una collaborazione scientifica al di fuori dei confini degli Stati Uniti.”
Partito a Gennaio, questo studio randomizzato prevede la somministrazione della terapia radiante in un’unica dose o in tre sessioni in 200 pazienti con malattia oligometastatica, con un numero massimo di 5 lesioni ripetitive. Obiettivo dello studio è quello di dimostrare che la frazione singola è altrettanto sicura, soprattutto se erogata in sedi critiche. La selezione dei casi da includere nello studio viene eseguita con criteri molto rigorosi e la raccolta e l’elaborazione di tutti i dati clinici viene condotta a New York presso appunto il MSKCC. L’installazione del TrueBeam STx presso la Casa di Cura San Rossore potrà consentire all’Università di Pisa di effettuare questo importante studio, utilizzando quanto di meglio esista oggi dal punto di vista tecnologico.
I tempi di erogazione della dose sono velocissimi: si tratta di pochi minuti anche quando viene prescritta una dose molto elevata per la capacità della macchina di erogare radiazioni X in modalità FFF (Flattening Filter free), raggiungendo fluenze di dose senza precedenti.
Nonostante la complessità del sistema, il TrueBeam STx è una macchina molto versatile e può trattare la stragrande maggioranza di casi che necessitino una radioterapia. Tuttavia, i pazienti che potranno trarre il massimo beneficio da questa avanzatissima tecnologia sono quelli con lesioni in sedi particolarmente difficili quali, per esempio, le lesioni vertebrali o paraspinali, le lesioni intracraniche prossime a strutture critiche, le lesioni toraciche per le quali è possibile eliminare le incertezze del posizionamento del tumore dovuto ai movimenti respiratori con tecniche particolarmente avanzate.
La precisione meccanica sub-millimetrica di questo strumento e la qualità delle immagini di verifica prima e durante l’erogazione della terapia consentono infatti non solo di colpire lesioni difficilmente raggiungibili, ma di evitare di esporre a dosi potenzialmente lesive organi critici adiacenti.
Pochissimi i centri europei attualmente dotati di questa tecnologia. Con la recente installazione la neo-costituita realtà di radioterapia della Casa di Cura San Rossore entra subito a far parte di questo esclusivo network internazionale.