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Nubifragio Firenze: i migranti sono i nuovi Angeli del Fango

Legacoop si impegna per il ripristino degli alberi all'Anconella, mentre oggi riapre il giardino di Boboli

/ Redazione
Mar 4 Agosto, 2015

Vengono dal Mali, dal Senegal, dal Gambia e dal Bangladesh i migranti che ieri sono scesi per le strade di Firenze per ripulire la città dopo dai danni del nubifragio di sabato, proprio come gli Angeli del Fango che nel 1966 spalarono via le tracce dell’alluvione. Un'operazione concordata fra Comune, Prefettura, cooperative sociali e associazioni, che sarà replicata nei prossimi giorni e ha ricevuto l'apprezzamento del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Luca Lotti, che ieri ha visitato Firenze.

Intanto il presidente della Regione, Enrico Rossi, ha firmato il decreto che dichiara lo stato di emergenza, e la Protezione civile invierà oggi nel capoluogo toscano cinque ispettori per una stima dei danni. I vigili del fuoco hanno compiuto più di 300 interventi da sabato, ma ancora stamani ne rimanevano 420 in lista d'attesa. Nella zona sud di Firenze, la più colpita dalla tromba d'aria, è stata disposta la chiusura di alcuni giardini e aree verdi.

In provincia il maltempo ha danneggiato una scuola a Bagno a Ripoli, e la biblioteca comunale di Ponte a Niccheri, con cinque famiglie sfollate. Due famiglie sfollate anche a Vicchio, in Mugello, mentre si dovrà aspettare per una stima precisa dei danni in agricoltura: secondo una prima ricognizione, vigneti e oliveti avrebbero patito perdite tali da condizionare il raccolto autunnale.

Per il Parco dell'Anconella, uno dei luoghi più colpiti, Legacoop Toscana ha annunciato il proprio impegno a piantare nuovi alberi, mentre oggi riapre il giardino di Boboli, dove il nubifragio ha fatto cadere due alberi e spezzato molti rami ad altre piante. Rimane chiusa invece fino alla fine della settimana la sala del Podestà, del museo del Bargello, dove c'erano state delle infiltrazioni d'acqua.