Dopo la scommessa vinta della Via Francigena, la Toscana continua a puntare sul turismo slow dei cammini. Si stima che siamo 100mila i visitatori che vengono a scoprire le bellezze del territorio toscano a piedi e il trend è in crescita del 10% all’anno.
Incrementare l’offerta turistica su questi cammini è l’obiettivo del convegno organizzato dalla Regione e dall’Associazione Europea delle Vie Francigene che si terrà il 18 e 19 ottobre all’Abbazia di Spineto a Sarteano. La Toscana dialogherà con Emilia Romagna, Lazio, Liguria, Marche ed Umbria per capire come valorizzare i percorsi che attraversano le diverse regioni.
Alla tavola rotonda parteciperanno anche, oltre ai rappresentanti delle regioni, il ministro dell'agricoltura e del turismo Gian Marco Centinaio e il direttore dell'Enit Giovanni Bastianelli.
"La Regione Toscana - spiega l'assessore Regionale al turismo, Stefano Ciuoffo - promuove quest'incontro che rappresenta la prima occasione di dialogo sul tema dei cammini tra tutti gli attori coinvolti: Ministero, Regioni, Comuni e Associazioni. Un'opportunità per costruire un prodotto turistico con caratteristiche omogenee, aldilà dei confini regionali. Un modo per proporre un turismo ‘lento', sostenibile, esperienziale che porta a scoprire, attraverso il cammino, i piccoli borghi del cuore dell'Italia".
I cammini pilota del progetto interregionale saranno la Via Lauretana, che collega Siena a Loreto passando per la Valtiberina, la Via degli Dei, che da Firenze porta a Bologna, i Cammini di Francesco, un reticolo di percorsi che nel lato toscano convergono sul santuario di Chiusi della Verna. Ma anche la via Matildica del Volto Santo, che da Mantova attraversa l’Appennino fino a Lucca e la Via Clodia, che da Roma arriva a Roselle.
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