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Nardella "Offro all'Unesco tutta la conoscenza di Firenze"

Franceschini “Cultura strumento per uscire della crisi”.Bokova: La cultura è la più grande energia rinnovabile". Nocentini "La cultura può e deve essere una risposta importante"

/ Redazione
Ven 3 Ottobre, 2014
Dario Nardella, foto di Antonio Viscido

“La cultura è la più grande energia. Tutte le società oggi stanno cercando nuove risorse per uno sviluppo sostenibile e inclusivo e a lungo termine. Io credo che i paesi debbano investire nella cultura con la stessa determinazione con cui investono nelle risorse energetiche e nelle nuove tecnologie. Firenze, città simbolo dell’umanesimo, dimostra come un impero possa costruirsi sull’economia ma ciò che alla fine rimane è sempre la cultura”.  Sono le parole di Irina Bokova, direttore generale dell’Unesco oggi a Firenze all’apertura del terzo Forum Mondiale dell’Unesco alla presenza di Dario Nardella, sindaco di Firenze; Sara Nocentini, assessore alla cultura della Regione Toscana e Dario Franceschini, Ministro della cultura del governo italiano. “In Europa - ha detto Bokova - le difficoltà che molti paesi stanno attraversando non sono solo economiche ma anche sociali e serve ritrovare un motore di coesione e in questo senso la cultura offre delle risposte. Infatti non è un caso che in Europa molti paesi abbiano puntato sulla cultura per uscire dalla crisi come Spagna, Irlanda, Islanda e altri”. “Questi esempi mostrano che in momenti difficili niente è impossibile per un paese quando è sicuro di sé e questa fiducia arriva dalla cultura, dalla coscienza dei propri successi passati e dalla propria diversità culturale che offre nuovi modi di reinventarsi”. “La cultura è il petrolio dei paesi ricchi di storia e talenti: in una economia della conoscenza chi sceglie di investire in questo sceglie di investire nel futuro”.

“Il governo italiano conferma tutto il suo appoggio all’operato dell’Unesco - ha detto Dario Franceschini, Ministro della cultura del governo Italiano -. Gli investimenti nella cultura sono uno degli strumenti per uscire dalla crisi. La cultura deve essere un veicolo di dialogo nel mondo e non può essere valutata solo sulle logiche di mercato. Non è solo conservazione del patrimonio ma anche investimento sui talenti, sulla creatività e sulla contemporaneità. Sono convinto che la carta di Firenze sarà un documento che contribuirà al semestre europeo della cultura”.

“Mi auguro che col sostegno del governo italianoha detto Nardella - possa nascere qui un centro di discussione, di analisi, di studio, delle moderne discipline di valutazione dell’industria economica e dello sviluppo sostenibile. Mi auguro che la dichiarazione finale del forum tenga conto di questa proposta, ma soprattutto degli intendimenti della direttrice Irina Bokova di far progredire le nostre popolazioni”. “Se c'è un insegnamento che questa città – ha detto Nardella - lascia a voi che cominciate questo Forum è l'obiettivo di non essere dei semplici replicanti dei nostri predecessori, ma di essere ispirati dal costruire nuovi modelli, di rompere le regole del passato, proprio come il David di Michelangelo o il Perseo che taglia la testa di Medusa. Come sindaco di Firenze offro all’Unesco tutta la conoscenza che questa città è in grado di mettere a disposizione con la sua università, con le sue istituzioni culturali, tutto il prestigio della sua storia".

"La cultura può e deve essere una risposta importante ha detto Nocentini - ad un rilancio sostenibile dello sviluppo, nel rispetto dell'ambiente, dei rapporti sociali e del lavoro. Ma richiede investimenti, perché è la chiave per l'educazione dei nostri figli, per formare professionisti e tecnici che ne supportino i tanti rami d'intervento, per la crescita della qualità di servizi che la rendano fruibile con semplicità nella quotidianità della vita di tutti noi". "E' con orgoglio che la Regione Toscana ha partecipato all'organizzazione di questo importante appuntamento - ha aggiunto l'assessora che portava il saluto del presidente Enrico Rossi -, consapevole ad esempio di quanto sia stretto oggi il legame tra la cultura e un turismo che non può essere abbandonato a pure forme di consumo, ma deve essere indirizzato ad una fruizione condivisa e consapevole. La Toscana dei sette siti mondiali dell'umanità riconosciuti dall'Unesco - di cui cinque sono centri storici, uno è il sito seriale delle ville e dei giardini medicei e infine uno paesaggistico in Val d'Orcia - conosce la responsabilità di conservare in modo vivo e vissuto. Per questo pone al centro della propria azione il legame tra cultura ed economia dei suoi territori, che oggi si realizza quasi in contemporanea con questo evento internazionale con la prima settimana dedicata alla cultura della Toscana".