Una cerimonia semplice ma densa di significato quella che si è tenuta nel tardo pomeriggio di oggi a Villa Castelpulci a Scandicci, sede della Scuola Superiore di Magistratura. Una cerimonia di inaugurazione dei corsi per gli allievi magistrati alla quale hanno presenziato le più alte cariche dello Stato, a partire dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che ha voluto richiamare ai valori che devono muovere chi lavora ogni giorno al servizio del sistema della giustizia in Italia. “I magistrati sono chiamati ad un controllo della legalità, anche pubblica – ha sottolineato il Capo dello Stato - e lo devono portare avanti "con quella assoluta imparzialità e quel senso della misura che sono il miglior presidio della sua autorità ed indipendenza".
Imperiosa necessità di riforma della giustizia - Napolitano non ha mancato poi di ricordare che la giustizia italiana ha bisogno di urgenti riforme. “Bisogna "collegare" 'autonomia e l'indipendenza della magistratura a "imperiose necessità di riforma e rinnovata efficienza del sistema giustizia" – ha chiosato il presidente della Repubblica nel suo discorso.
Una giustizia più efficiente - E il tema del “futuro” della giustizia italiana è stato ripreso anche dal ministro Paola Severino, rivolgendosi, nel corso del suo intervento agli allievi della Scuola Superiore di Magistratura: - “ State per intraprendere non una professione, ma una vera e propria missione a servizio dei cittadini e del Paese" – ha spiegato il ministro della Giustizia, aggiungendo poi - Su voi e sui magistrati che verranno nei prossimi anni contiamo di costruire una giustizia più efficiente, passando da un modello di giurisdizione on-site, fondato sulla capillarità territoriale, ad un servizio giustizia on-line, dotato di maggiore specializzazione delle funzioni, e basato anche sulle capacità di organizzare i propri uffici".
Lettera dei lavoratori Ex-Isi a Napolitano - La cerimonia di inaugurazione dei corsi della Scuola Superiore di Magistratura è stata anche l'occasione per ricordare i tanti lavoratori vittime della crisi. Ad aspettare il presidente della Repubblica a Scandicci, c'erano infatti anche alcuni operai dell'ex Isi che hanno fatto recapitare una lettera a Napolitano per manifestare il disagio e la preoccupazione per il futuro dei lavoratori e delle proprie famiglie. "Ci è stato assicurato - hanno dichiarato i sindacalisti della delegazione - l'interessamento del presidente anche presso il ministro dello Sviluppo Economico Corrado Passera. Ci siamo mossi per tentare di sensibilizzare le istituzioni al massimo livello sulla vicenda della ex Electrolux che diviene settimana dopo settimana più drammatica, mentre si avvicina la fine degli ammortizzatori sociali". Una situazione drammatica, tanto che i lavoratori nel loro appello provano anche a ricordare alle istituzioni presenti a Villa di Castelpulci che il lavoro è uno dei valori fondanti della Costituzione: 'L'Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro – ricordano i lavoratori - Vorremmo ancora essere orgogliosi di essere cittadini di questo Paese". Un messaggio chiaro al Presidente della Repubblica e anche a chi la situazione dell'Elextrolux la conosce bene, dal Governatore della Toscana Enrico Rossi, presente all'incontro di oggi e al sindaco di Scandicci Simone Gheri. A presenziare alla cerimonia c'era anche il sindaco di Firenze Matteo Renzi.
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Napolitano alla Scuola Magistrati: "Giustizia, necessità di riforma"
Il presidente della Repubblica ha inaugurato insieme al ministro Paola Severino i corsi della Scuola di Magistratura, a Villa Castelpulci di Scandicci. Tra le istituzioni locali erano presenti Enrico Rossi. Matteo Renzi e Simone Gheri, primo cittadino di Scandicci

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