La ricchezza, la perfezione tecnica e il disegno di velluti, damaschi e lampassi rendono le stoffe italiane di questo periodo le più richieste dai mercati nazionali e internazionali dei beni di lusso, divenendo elementi di un’estetica destinata a perdurare nel tempo e assumendo lo status di vere e proprie icone di uno stile che, opportunamente reinterpretato, permea l’industrial design degli ultimi due secoli.
L’esposizione – che si concluderà il 19 gennaio 2014 - mette in luce la bellezza dei tessuti, degli abiti e dei paramenti liturgici giocando con il richiamo fra gli oggetti esposti e le immagini di alcune delle più importanti opere figurative del Rinascimento tra cui quelle presenti nella mostra Officina Pratese di Palazzo Pretorio, in cui è possibile riconoscere le tipologie tessili più conosciute.
Il rapporto con l’iconografia pittorica, si rivela coinvolgente anche grazie alle ricostruzioni di tessuti e abiti del periodo, ispirati alla pittura del Quattrocento e Cinquecento e riprodotte in scala dalla Fondazione Lisio.
Particolarmente significative le interpretazioni primi Novecento di alcune stoffe rappresentate in capolavori assoluti della pittura fiorentina come la “Primavera”, La “Nascita di Venere” e “Pallade e il Centauro” del Botticelli (allievo di Filippo Lippi) e un ritratto di nobildonna fiorentina del Ghirlandaio dagli affreschi della Cappella Tornabuoni in Santa Maria Novella a Firenze.
Grazie alla collaborazione con il Comune di Vinci e il Museo Leonardiano la mostra si arricchisce inoltre di un’ affascinante approfondimento sugli studi e i progetti elaborati da Leonardo da Vinci per la filatura, torcitura, tessitura e rifinizione della seta e della lana, presentati al pubblico attraverso animazioni 3D dei macchinari progettati dal grande artista e riproduzioni storicizzate degli straordinari codici leonardiani.
In collaborazione con la mostra Officina Pratese di Palazzo Pretorio è attiva la convenzione che permette la reciproca riduzione sul costo del biglietto tra le due iniziative (Palazzo Pretorio 7 euro invece che 10 euro e Museo del Tessuto 5 euro invece che 8 euro).
Per informazioni: http://www.museodeltessuto.it/