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Mps aumenta il capitale: +2,4 miliardi

Deciso dall'assemblea straordinaria oggi a Siena. Fondazione Mps riduce i compensi ai vertici del gruppo

/ Redazione
Mar 10 Dicembre, 2013
L'assemblea straordinaria di Banca Monte dei Paschi di Siena ha dato il via libera, a maggioranza, all'aumento di capitale per 2,471 miliardi, suddiviso in 2 miliardi mediante emissione di azioni ordinarie, in un tempo massimo di 24 mesi, e 471 milioni di euro per il riacquisto di titoli 'FRESH 2003', entro 18 mesi.
"Questo aumento di capitale ci permette di affrontare Basilea 3" ha commentato il direttore generale della Banca Monte dei Paschi, Antonio Vigni.
"Vorrei ricordare che per Basilea 3 il requisito minimo di Common equity previsto a regime nel 2019 al 7% e noi già oggi siamo all'8,10%. Abbiamo anche detto presentando il piano di qui al 2015 che questo valore si attesterà all'8,6% nel 2013 e oltre il 9% nel 2015. Non è ancora inclusi in questi numeri l'operazione di dismissione degli immobili che vale tra 35 e 40 punti base".

L'aumento di capitale ha per la Fondazione Mps, principale azionista dell'istituto di Rocca Salimbeni, scesa al 50,1% dopo la vendita di azioni privilegiate per 450 mln, "un costo importante e conseguenze notevolissime". Lo ha detto il presidente della Fmps, Gabriello Mancini, intervenendo all'Assemblea straordinaria a Siena che, anche per questo, torna a chiedere con forza "un ineludibile dovere" ai vertici della Banca: "tornare rapidamente a crescere".
Le conseguenze dell'aumento riguardano la Fondazione, ma anche "le Istituzioni e tutti i cittadini di questo territorio", ma per Mancini sono sforzi che andavano fatti "per difendere, ancora una volta, l'indipendenza strategica del Gruppo, la sua non scalabilità, il radicamento nel territorio, sia - al fine di tutelare il valore del patrimonio inteso in senso dinamico come capacità futura di generare reddito". Una scelta che ha spiegato Mancini, porterà la Fondazione a "un ulteriore contrazione" dell'attività istituzionale, ossia delle erogazioni, "già parzialmente ridotta nel 2010". "E' un momento delicato per la Banca, per la Fondazione, per tutti i senesi - ha concluso Mancini - un momento che potrà essere superato soltanto con un deciso ritorno alla redditività da parte del Monte".

La Deputazione generale della Fondazione Monte dei Paschi ha deliberato la riduzione del 20% di tutti gli emolumenti e gettoni di presenza degli organi di indirizzo e di amministrazione
, una decisione che il presidente Gabriello Mancini, "su esplicito mandato dell'organo di indirizzo", oggi ha chiesto sia presa anche dai vertici di Banca Monte dei Paschi, e dell'intero Gruppo Mps, nei confronti degli amministratori e dei dirigenti "tenendo conto che siamo in presenza di una società quotata", ha spiegato Mancini.

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