L'ex premier italiano Mario Monti, oggi leader di Scelta Civica torna a difendere l'operato del suo governo accusato, da buona parte della politica di eccesso di austerity. L'ha fatto inizialmente nel corso del suo intervento in Palazzo Vecchio a Firenze, cornice del convegno internazionale "The State of The Union" e - successivamente - l'ha ribadito anche in conferenza stampa, di fronte ai giornalisti.
"Come frutto della disciplina messa in opera e vidimata dalla Commissione Europea, l'Italia ottiene spazi significativi sia sul fronte dei debiti delle Pa alle imprese sia sul fronte di investimenti pubblici collettivi" - ribadisce Monti, spiegando che "queste erano precisamente le due finestre chiuse della spesa italiana che con molto sforzo nell'arco di un anno - dice il politico - abbiamo convinto la Commissione europea ad aprire".
Monti va a ritroso nel tempo e ricorda la prima conversazione con il presidente della Commissione Europea Barroso. "Era il 15 maggio 2012 - rivela - eravamo a colazione. I due trattarono, in quell'occasione proprio la promessa del numero uno dell'Unione che - con una buona condotta da parte dell'Italia, il Paese avrebbe poi potuto usufruire di spazi di spesa e investimento pubblico. "Nulla quindi piove dal cielo - dice Monti ricordando la situazione della nazione appena un anno fa - ma molto si può costruire".
Il leader di Scelta Civica è poi tornato a parlare di riforme, che ritiene indispensabili per tornare a far crescere l'Italia. Monti sottolinea che "la riforma del mercato del lavoro sia tra le più importanti da portare avanti, insieme a quella della giustizia. Noi - dice riferendosi al suo ex governo - abbiamo fatto molto di significativo ma oggi dobbiamo fare di più, sopratutto per quanto riguarda i più giovani. Appoggio con convinzione Letta e il suo governo, siamo sulla stessa lunghezza d'onda da anni, non da giorni - ha tenuto poi a precisare. La posizione mia personale e di Scelta Civica è che il Governo di grande coalizione comporta il disarmo reciproco tra PD e PDL per una pacificazione che giovi alla qualità dell'azione di governo. La pacificazione - ha ammonito poi Monti - non deve venire al prezzo di non fare le riforme.
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Monti a Letta: "monito" sulle riforme
Il leader di Scelta Civica: "Governo di grande coalizione comporta il disarmo reciproco tra PD e PDL per una pacificazione che giovi alla qualità dell'azione di governo. La pacificazione - ha ammonito poi Monti - non deve venire al prezzo di non fare le riforme"

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