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Montepulciano delle tradizioni Il Bruscello e il Bravio delle Botti

La storia e la cultura della città poliziana raccontate dalle sue antiche tradizioni folcloristiche. Tra queste il Bravio, riconosciuto dal Ministero del Turismo e come "Patrimonio d'Italia"

/ Katia Boccanera
Mar 8 Luglio, 2014

La Toscana è una terra ricca di tradizioni storico-folcloristiche, dal Palio di Siena al Calcio storico fiorentino, dal Gioco del Ponte a Pisa alla Giostra del Saracino di Arezzo, solo per citarne alcune, mantengono vive la storia e la cultura antica delle città.

Due eventi di grande valore non solo folcloristico ma anche culturale, che si tramandano fin da tempi antichi a Montepulciano sono il Bruscello e il Bravio delle Botti, entrambi emblema delle tradizioni e dei costumi di questi territori, dediti da sempre alla coltura/cultura del vino e della campagna.

Il Bruscello per primo compendia in sé tutte le forme tradizionali campagnole. Teatro popolare per secoli rappresentato da compagnie itineranti di contadini che a suon di canti, racconti, stornelli e altri rituali si spostavano di podere in podere, sulle piazze e davanti alle chiese, innalzando un ramoscello.

I 75 anni di Bruscello dimostrano da quanto tempo sia viva questa tradizione poliziana. Fin dal 1939 il popolo delle campagne della Valdichiana veniva in paese sul Sagrato del Duomo per mettere in scena queste rappresentazioni..

Quest’anno è dedicato a Romeo Giulietta e lo scenario sarà, come da tradizione, il Sagrato del Duomo, dal 14 al 17 agosto.

Riconosciuto dal Ministero del Turismo come “Patrimonio d’Italia” nel 2011, il Bravio delle Botti è un’altra tradizione poliziana che valorizza il patrimonio artistico, culturale e storico italiano, rappresentando un importante volano anche per l’economia turistica.

L’ultima domenica di agosto le 8 contrade di Montepulciano (Cagnano, Collazzi, Le Coste, Gracciano, Poggiolo, San Donato, Talosa e Voltaia) si contendono un panno dipinto, facendo rotolare delle botti di circa 80 Kg ciascuna, lungo un percorso in salita di oltre un chilometro tra le suggestive vie del centro storico fino ad arrivare al Sagrato del Duomo in Piazza Grande.

Fino al Seicento la corsa si disputava con i cavalli, come in altre città toscane. In epoca moderna sono stati sostituiti dalle botti, come richiamo ad una delle tipicità principali del territorio di Montepulciano: il Vino Nobile.