Montelupo che unisce indissolubilmente il proprio nome a quello della tradizione artigianale della ceramica, oggi punta anche ad essere attrattiva come location di matrimoni.
E proprio in questo luogo della Toscana nacquero infatti le 'ceramiche amatorie', manufatti dedicati e offerti quali doni nuziali o di fidanzamento ai futuri sposi che oggi sono esposti nelle sale del Museo della ceramica e le aziende del territorio le riproducono come pegno d’amore o ricordo della cerimonia.
Manufatti dunque di buon auspicio per le coppie che oggi scelgono proprio Montelupo per giurarsi amore eterno. Qui - come spiegano dal Comune - sono cresciuti i matrimoni civili ed anche quelli celebrati in sedi “prestigiose” al di fuori di quelle istituzionali.
Nel 2018 sono stati celebrati 32 matrimoni, di questi 14 coppie non erano residenti del comune. E per il 2019 il dato è in linea: ne sono già stati prenotati 15 e di questi, 9 da persone che non sono residenti.
Quasi la metà, inoltre, ha scelto sedi diverse dal palazzo comunale e dal Museo Archelogico.
Da qualche anno, infatti, attraverso un bando di evidenza pubblica il comune ha selezionato alcune strutture in cui è possibile celebrare il rito civile. Tra queste ci sono la Fattoria di Petrognano, la Tenuta di San Vito in Fior di Selva, le Scuderie dell’Antinoro e La Fornace.
Per i matrimoni in sedi esterne - ricordano dall'amministrazione comunale di Montelupo - è previsto il pagamento di una quota che può variare se si è residenti e non residenti e se il matrimonio si tiene in orario di ufficio oppure no.
"Sicuramente - commentano dal comune - la scelta di celebrare il rito civile in sedi diverse dal comune ha incrementato l’interesse dei futuri sposi per la città della ceramica e costituisce un elemento di sostegno per tutte le strutture ricettive e gli operatori del settore.