Il 9 e 10 agosto Montalcino fa un salto indietro nel tempo e rivive il Medioevo. Le caratteristiche viuzze della città del Brunello verranno pacificamente invase da banditori, gonfalonieri, signori della fortezza, dame e cavalieri in occasione della 52ª edizione del Torneo di Apertura delle Cacce.
Fin dalla mattina garzoni e donzelle con indosso i costumi della campagna toscana dell'ottocento, ballano e cantano accompagnati dalle fisarmoniche, invitando il pubblico a prendere parte della festa.
Uno dei momenti più attesi della manifestazione è il corteo storico che parte da Piazza Cavour alle ore 17.45. 150 figuranti, infatti, sfileranno per le vie cittadine in preziosi abiti d’epoca che evocano il periodo di massimo splendore del borgo toscano (Trecento e Quattrocento) al ritmo di tamburi e chiarine cadenzati dai rintocchi del Campanone dell’antico Palazzo Comunale.
Montalcinesi e turisti verranno poi traghettati nel “Campo” per il momento clou della rievocazione. Lì, l’accesa rivalità dei quattro quartieri storici della città - Borghetto, Pianello, Ruga e Travaglio – si scatenerà nel Torneo di Tiro con Arco, in programma alle ore 18.30.
Intensamente vissuta dai cittadini, la gara di arco e freccia disputata in crescendo di distanze su sagome di cinghiale diventa un suggestivo ed appassionante spettacolo. Il Quartiere vincitore ritira poi dal Capitano di Campo una freccia d'argento, premio per la vittoria conquistata, inneggiando canti di gioia e di scherzi nei confronti dei perditori.
E come una visita a Montalcino non è mai completa senza un bel bicchiere dei suo celeberrimi vini, presso i quattro quartieri sarà possibile gustarli accompagnati di pietanze e prodotti tipici come pappardelle al cinghiale, pinci al sugo, carni alle brace e altre prelibatezze.
La manifestazione è la sorella più piccola della “Sagra del Tordo” che dal 1958 si tiene ogni anno, sempre l’ultima domenica del mese di ottobre. Quest’ultima trae origine delle tradizioni venatorie della zona. Il grande flusso degli uccelli migratori provenienti del nord, in particolare, del tordi, era nel Medioevo l’occasione ideale per cacciatori e falconieri che battevano il contado e tornavano a casa carichi di prede. Si facevano allora grande feste e banchetti ai cui partecipavano nobili e popolo, mentre gli uomini misuravano la loro maestria in giostre, le donne davano prova della loro abilità nell'approntare mense con la cacciagione.