Nonostante la crisi internazionale, l'economia del Vietnam è cresciuta nel 2012 del 5% ed altrettanto dovrebbe fare quest'anno e il prossimo. Un’opportunità per tante imprese toscane, a cominciare da quelle della moda e del vino, ma anche per il settore della sanità e dei beni culturali. “C'è interesse, ci sono spazi commerciali e reciproci potrebbero essere i vantaggi” spiega l'assessore alla presidenza della Regione, Vittorio Bugli, che alcune settimane fa, in una missione durata due giorni, ha guidato nel paese del Sud Est asiatico una delegazione toscana a cui ha partecipato anche Confindustria, con ventiquattro aziende vinicole ed altri quindici piccole e medie imprese di vari settori.
In Vietnam sta crescendo una classe media composta soprattutto da giovani, affascinata da gusto e lifestyle occidentali. Moda, articoli in pelle e agroalimentare sono i settori che ne potrebbero più beneficiare e dove la Toscana potrebbe giocare la sue carte. Dalla fine del 2014, grazie ad un accordo con l'Unione europea, diminuiranno anche i dazi sulle importazioni. La sfida è raggiungere il mercato di massa. Sull'opportunità di realizzare un Desk Toscana in Vietnam - in collaborazione con Ambasciata ed Ice – per dare un punto di assistenza alle piccole e medie imprese sugli aspetti amministrativi, l’assessore Bugli si è confrontato con il Direttore generale del dipartimento delle Relazioni internazionali del Ministero dell'industria e commercio, Ho Quang Trung, che già aveva visitato la Toscana in occasione di una precedente missione organizzata da Toscana Promozione.
Gli ospedali e il restauro dei beni culturali potrebbero essere due settori di sviluppo per le imprese toscane, per questo l’assessore ha incontrato il vice direttore delle relazioni internazionali del ministero della Salute del Vietnam, il dottor Coung. “La Toscana – spiega Bugli - invierà due schede, una sul funzionamento del sistema sanitario regionale, perché formazione e gestione sanitaria potrebbero essere terreni di collaborazione, e un'altra sulla tipologia di imprese e tecnologie biomedicali di origine toscana. Il ministero vietnamita, da parte sua, ci fornirà un dettaglio dei bisogni sanitari prioritari e dei prodotti acquistati o che saranno oggetto di future gare internazionali”.
Di beni culturali l'assessore ha parlato invece durante un secondo incontro avuto con il dottor Ha, direttore per gli affari esteri del comitato popolare della municipalità di Hanoi, una grande e moderna metropoli che convive con una storia antichissima e millenaria e 3mila pagode storiche meritevoli di restauro. “Il restauro conservativo – riferisce l'assessore – potrebbe essere un 'ponte' tra Toscana e Vietnam. Nella nostra regione ci sono istituti di eccellenza, a partire dall'Opificio delle pietre dure, ci sono centri di ricerca universitaria avanzati e un settore industriale specializzato nel restauro conservativo”. Anche in questo caso l'incontro si è concluso con un doppio impegno: una lista, da parte del Vietnam, di potenziali siti storico-culturali suscettibili di interventi di recupero e indicazioni, da parte della Regione, su competenze e tecnologie toscane sui beni culturali.
Made in Toscana/ARTICOLO
Moda, vino, sanità e beni culturali Imprese toscane in Vietnam
Un mercato in espansione con tante opportunità di sviluppo economico per le aziende della nostra regione

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