Made in Toscana/ARTICOLO

Moda: prodotti certificati Arriva l'impronta ecologica

Ricercatori della Scuola Sant'Anna di Pisa al lavoro con il progetto "Prefer": entro il 2016 si potrà valutare l'impronta ecologica di prodotti e servizi dei settori moda e carta. La Commissione Europea ha destinato a questa ricerca oltre un milione di euro

/ Redazione
Mar 10 Dicembre, 2013
Conciliare la qualità ambientale dei prodotti e la competitività delle imprese che, in Toscana, danno vita agli anelli fondamentali della filiera nel settore della moda, concentrata nelle province di Firenze e di Pisa, e di quella cartacea, a cavallo tra Lucca e Pistoia. E’ l’obiettivo principale del nuovo progetto “Prefer”, acronimo di “Product environmental footprint”, lanciato in questi giorni dall’Istituto di Management della Scuola Superiore Sant’Anna e finanziato dalla Commissione Europea attraverso il fondo “Life Plus” con una dotazione di oltre 1 milione e 500mila euro.
Entro dicembre 2016 i ricercatori definiranno e testeranno la metodologia per valutare l “impronta ecologica” di prodotti e di servizi, fondamentale per quantificare l’impatto sulle risorse ambientali di almeno otto prodotti selezionati in riferimento ad altrettanti contesti produttivi, compresi quelli toscani. Oltre alla Toscana, dove il progetto sarà seguito dall’Istituto di Management della Scuola Superiore Sant’Anna, l’Unione Europea ha scelto altri distretti produttivi per lanciare il “Prefer”, precisamente in Campania, in Emilia Romagna, in Lombardia, in Piemonte.

L’applicazione dell’“impronta ecologica” permetterà di certificare “ambientalmente” i prodotti, in termini di impatto su aspetti di particolare rilevanza ecologica quali i consumi idrici ed energetici, indicatori sui quali si stanno concentrando anche le attenzioni dei consumatori e che le stesse aziende usano come valore aggiunto per la qualità dei prodotti.

“Le attività che saranno realizzate durante ‘Prefer’ – sottolineano i ricercatori dell’Istituto di Management della Scuola superiore Sant’Anna - consentiranno alle imprese coinvolte di migliorare le caratteristiche ambientali dei prodotti e dei servizi consentendo loro di utilizzare questo fattore come un elemento su cui accrescerne la competitività. Il progetto mira anche a sensibilizzare imprese, organizzazioni di categoria, associazioni di consumatori e altri soggetti sul tema della qualità ambientale dei prodotti, grazie a più di venti iniziative di formazione, seminari, conferenze sparse in tutta Italia”.