Made in Toscana/ARTICOLO

Moda italiana in ripresa, cresce l'export

Secondo i dati di Sistema Moda Itali nel 2012 segnato un +1,9%

/ Redazione
Mar 10 Dicembre, 2013
moda made in italy sfilata
Alla vigilia dell'edizione numero 83 di Pitti Uomo (che si tiene dall'8 all'11 gennaio alla Fortezza da Basso di Firenze) arrivano i primi dati che riguardano l'industria della moda maschile italiana nell'anno appena concluso: secondo i dati Istat elaborati da Sistema Moda Italia è stimata una crescita del fatturato settoriale del +1,9%, pari a 8,6 miliardi di euro, in decelerazione rispetto al risultato del 2011 (anno in cui il settore era cresciuto del +4,2%). Per il valore della produzione italiana si stima invece un ritorno di dinamiche positive (+5%).

I dati confermano che anche nel 2012 la maggior spinta viene dal mercato estero, in particolare extra-europeo.
L'export dovrebbe crescere del +2,4% su base annua, corrispondente a circa 5 miliardi di euro, mentre l'import dovrebbe flettere del -9,1%. Nel dettaglio, da gennaio a settembre 2012 sono aumentate le vendite estere di vestiario (+5,1%) e di maglieria (+2,4%), risultato non brillante se si considerano gli incrementi a due cifre dello stesso periodo del 2011 (+13,3% per il vestiario esterno,+12,8% per la maglieria). Ancor meno brillante l'export di cravatte ( +0,2%), camiceria (-0,9%) e confezione in pelle (-0,2%). A flettere sono soprattutto le vendite intra-UE (-1,5%), mentre le piazze extra-europee crescono (+9,7%), con buone performance da Usa (+21,4%), Russia (+3,7%), Giappone (+20,7%) e Cina (+15,9%).

Ma veniamo ai mercati di approvvigionamento: la Cina si conferma il top supplier, assicurando il 26,7% (ma cede il -16,3% rispetto al 2011) mentre avanza il Bangladesh (+6,1%). Guardando ai consumi interni va evidenziato che per il quinto anno consecutivo, anche nel 2012 prosegue il calo (-4,7%). Nella scorsa stagione autunno-inverno 2011/2012 la domanda interna di moda maschile ha evidenziato un calo a valore senza precedenti (-6%). Guardando avanti, agli ordini relativi alla prossima primavera-estate 2013, dall'estero arrivano segnali di tenuta, ma calano gli ordini italiani (-8% circa).

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